Roma, 16 giu. – E' tornata a sentire grazie alla ricostruzione in 3D dell'osso temporale una bimba con grave deficit dell'udito a causa di malformazioni congenite. L'eccezionale intervento è stato eseguito dall'Unità di Chirurgia protesica della sordità Infantile dell'ospedale Santobono-Pausilipon di Napoli, diretta da Antonio della Volpe. Si tratta – a detta dei medici partenopei – "dell'utilizzo per la prima volta in Italia di una tecnica innovativa in campo otochirurgico per la pianificazione preoperatoria". La bambina – riferisce una nota – affetta da Atresia auris (malformazione congenita con assenza del padiglione auricolare, del condotto uditivo esterno e dell'orecchio medio) presentava un grave deficit uditivo e quindi problemi di apprendimento scolastico.
Con l'utilizzo di moderni software di elaborazione di immagine è stato prodotto, a partire dall'esame TC, un modello digitale 3D della zona di interesse sul quale è stato effettuato un vero e proprio planning chirurgico pre-operatorio grazie al quale è stato possibile visualizzare più accuratamente l'anatomia del paziente e stabilire la strategia operatoria con estrema precisione. Infine è stata realizzato mediante stampa 3D un modello anatomico della struttura di interesse estremamente accurato e realistico, di modo da aumentare la capacità di comprensione del caso specifico da affrontare