Palermo, 17 giu. – Posto e condivido, dunque sono. Oggi più che mai le nostre esistenze viaggiano on-line dove passa di tutto e dove tutto e il contrario di tutto viene creduto, sostenuto e condiviso con una virilità e un'aggressività impressionanti. È alto, perciò, il rischio di rimanere intrappolati nella rete delle fake news, mix dirompente di assurdità, tragedia sociale, comicità che rendono talora credibile una realtà incredibile o spacciano per falso ciò che è vero. In questo “campo di battaglia” arriva il testo di Francesco Pira e Raimondo Moncada, autori di 'Fake news tra scienza e fantascienza – manuale semiserio di sopravvivenza contro le bufale'.
La prefazione è a firma del giornalista Stefano Vaccara, Direttore fondatore de La Voce di New York, per il quale il testo “concepito e scritto prima della pandemia, appare come un tentativo di “vaccino” per provare a “immunizzare” il cittadino col cervello ancora non infestato, per poter ancora restare nei social senza per questo rinunciare ad una informazione credibile – sono le sue parole -. Un contributo tanto agile quanto strategico nella corsa alla ricerca della cura adatta a salvare l'informazione sana dal virus-fake news e con lei, speriamo ancora, la democrazia”. Il testo è suddiviso in due sezioni. Nella prima parte del libro Pira analizza il fenomeno da un punto di vista scientifico, evidenziando gli esiti delle ricerche condotte, mettendo in risalto quello che con il collega Altinier ha definito "l'esagono delle fake news, ossia alcune loro caratteristiche peculiari, sottolineando come nell'era della disintermediazione questo processo stia coinvolgendo anche il giornalismo".
"Ormai l'intrattenimento viene confuso con l'informazione. È in voga la “barbaradursizzazione del giornalismo”, un format che si basa sull'emotainment, nell'ambito del quale questioni intime e private vengono analizzate e presentate, facendo leva sull'emotivismo del pubblico, per poi essere reinterpretate sui social network con commenti molto discutibili. Senza contare che ciascuno di noi, da semplice fruitore di notizie, ne diviene anche il creatore grazie alla rete – spiegano gli autori – Politica, medicina, cambiamenti climatici, diritti umani negati e migrazione sono i temi che attirano maggiormente attenzione e su questi temi vengono passati in rassegna alcuni casi esemplari, accaduti dal 2015 al 2019, offrendo pure alcuni consigli utili su come evitare di rimanere intrappolati nella rete e diventare autori di misinformazione".