Ragusa – La problematica dell’esenzione della Tosap (la tassa per l’occupazione del suolo pubblico) per le attività commerciali è stata un cavallo di battaglia del gruppo consiliare 5 stelle al Comune di Ragusa fin dall’inizio dell’emergenza nel suo passaggio da sanitaria ad economica. E qualche spiraglio si comincia ad intravvedere, in quanto la commissione consiliare risorse ha affrontato l’argomento, destinato alla discussione in consiglio comunale, nei giorni scorsi ed ha deciso di riprenderlo lunedì mattina, stesso giorno in cui si terrà la seduta del civico consesso. Nella formulazione del punto all’ordine del giorno si parla di esenzione fino al 31 ottobre ma si sta lavorando per una possibile estensione anche per i mesi di novembre e dicembre.
Nel merito il capogruppo 5 stelle Sergio Firrincieli dichiara “abbiamo espresso con forza la possibilità di includere nella suddetta esenzione anche i mesi di novembre e dicembre 2020. Devo dire che c’è stata una disponibilità di massima da parte della maggioranza, che ha chiesto la sospensione della seduta, (della commissione dell’altra mattina n.d.r.) per la necessità di garantire una esenzione per tutto il 2020 anche contando sul fatto che, nella nostra zona, si può contare su un autunno abbastanza mite e quindi ci potrebbe essere l’opportunità, per le attività commerciali, di allungare la propria stagione operativa, usufruendo al meglio degli spazi esterni”.
Del resto, osserva il capogruppo pentastelllato, un eventuale provvedimento in tal senso non avrebbe costi eccessivi per l’ente comunale, in quanto “a seguito del Dl 34, ma anche in seguito ai fondi messi a disposizione dalla Regione, il Comune ha esonerato dal pagamento della Tosap le attività in questione sino al 31 ottobre. Riteniamo che essendo esigue le somme per assicurare il prolungamento di questa esenzione sino alla fine dell’anno, circa 30mila euro (ma tutto ciò è in fase di verifica da parte degli uffici competenti) che andrebbero ad incidere in minima parte sul bilancio complessivo dell’ente di palazzo dell’Aquila, si potrebbe benissimo garantire il suddetto prolungamento”. Ad ulteriotrer sostegno alla propria tesi Sergio Firrincieli aggiunge “tra l’altro, stiamo parlando dell’unica imposta che il Comune può decidere di fare pagare con modalità e quantità che ritiene più opportune” e conclude con una speranza “è da apprezzare che la maggioranza si sia voluta interrogare sulla questione.
E riteniamo che, anche se minimo, arriverebbe, per le attività produttive, un segnale significativo che fornirebbe un certo sollievo. E’ una questione di sensibilità per chi, ogni giorno, alzando la saracinesca, si trova costretto a fare i conti con una situazione economica molto complessa. E tutto, in questa fase, può servire d’aiuto ed essere di supporto”. (da.di.)