Palermo, 20 giu. – Nel 2015 il boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro mandò un 'pizzino', un biglietto, ai suoi fiancheggiatori nel quale "mostra il suo interesse per l'acquisto di un terreno a Castelvetrano", il comune in cui è nato. "E la famiglia mafiosa è intervenuta per 'convincere' i proprietari a vendere il terreno", come dicono gli inquirenti. Il retroscena emerge dall'operazione che all'alba di oggi ha portato all'arresto di due presunti complici della primula rossa latitante dal 1993. E' anche emerso un altro particolare ritenuto interessante dagli investigatori.
Quello stesso terreno, in passato, era appartenuto al boss mafioso Totò Riina.