Ragusa – Per quanto riguarda il Pil e i consumi della Fase 2, Confcommercio nazionale ha condotto una ricerca con riferimento a quanto accaduto nel mese di maggio 2020. In pratica, anche nell’area iblea i consumi risultano essere diminuiti del 29,4% mentre il Pil fa registrare un preoccupante -17,4%. A fronte di ciò si registra un vero e proprio crollo nella domanda di alcuni settori economici. Quelli più colpiti dalla devastante crisi determinata dall’emergenza sanitaria, e il riferimento è sempre al mese di maggio, sono: i servizi ricreativi con un -92%, alberghi, bar e ristoranti con un -65,9% oltre al -60% per quanto riguarda mobili e arredamento per la casa.
In più c’è anche un significativo -54,7% nel settore dell’abbigliamento. “Prendiamo atto che, anche in provincia di Ragusa, così come nel resto d’Italia – afferma il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti – i consumi a maggio sono crollati e la nostra economia non riparte. Ecco perché riteniamo che occorra passare dagli annunci alla concretezza dei risultati. Come Confcommercio, riteniamo positiva l’ipotesi di sostenere la domanda interna con la riduzione dell’Iva. Sarebbe un segnale importante e di fiducia che procede nella direzione che abbiamo sempre auspicato. Che non sia, però, una misura eccessivamente provvisoria. Consumatori e imprese hanno bisogno di certezze per programmare acquisti e investimenti indispensabili per rilanciare l’economia”.
E il presidente Manenti dice ancora: “Anche in provincia di Ragusa si ravvisa la necessità di provvedimenti concreti e specifici che possono essere adottati dalle istituzioni locali a sostegno delle categorie che, nel caso che ci interessa, sono quelle degli operatori commerciali. Qualche Comune si è mosso in tale direzione, qualche altro non l’ha ancora fatto. E’ indispensabile una linea univoca che possa garantire quello slancio che, in una fase del genere, si rende necessario per permettere a tutte le parti in causa di potere pianificare con la massima attenzione il proprio futuro”.