Roma, 24 giu. – – Prezzo, tempi di ricarica, autonomia e infrastruttura: sono i temi 'caldi' dell'elettrico, quelli che in Italia ne frenano la diffusione. “Noi pensiamo di aver trovato le soluzioni”, dice all'Adnkronos Francesco Fontana Giusti, direttore Immagine e Comunicazione del gruppo Renault Italia, e parla in particolare della terza generazione della Zoe, l'auto elettrica più venduta in Europa nell'ultimo decennio, con circa 180.000 unità a fine 2019.
In Francia, nel 2019, ha registrato una quota di mercato del 42%; in Italia, a fine maggio 2020, conta 1.740 immatricolazioni e il 23% di quota di mercato. In Germania, con il 20% di quota di mercato domina di gran lunga il segmento dei veicoli elettrici. Tra le caratteristiche della terza generazione della Zoe, risolutive per i problemi citati, un'autonomia di quasi 400 km “considerando che il massimo che si può fare giornalmente è 60 km, questo permette alla Zoe di uscire dal contesto urbano in cui era ghettizzato il veicolo elettrico ed è un'autonomia sufficiente a non ricaricare per una settimana”.
Con la corrente alternata in soli 30 minuti di ricarica si recuperano 150 km di autonomia; la dotazione di un caricatore permette di connettere la vettura a tutte le colonnine “e se non ricarica, è solo per un difetto della colonnina che in ogni caso non danneggia la vettura”, sottolinea Fontana Giusti. “L'ultimo punto che non risolviamo con la Zoe, se non con gli incentivi, è il discorso del prezzo. A Ginevra abbiamo presentato Dacia Spring che sarà il piccolo Suv 100% elettrico più economico d'Europa e sul quale mettiamo i nostri 10 anni di esperienza sull'elettrico. Arriverà nel 2021 con un prezzo eccezionale”. Insomma “a livello di prodotto/prezzo abbiamo risolto con la gamma del gruppo tutti i freni all'acquisto”.
A spingere anche in Italia il successo della Zoe, il carsharing. “La versione elettrica per noi è quella più giusta: in Europa siamo il costruttore con più vetture in carsharing, circa 8mila, in Italia circa 1000 le Zoe in carsharing da Palermo a Milano”. Quest'anno poi “lanceremo l'ibrido: abbiamo creduto nell'elettrico ma abbiamo lavorato anche sull'ibrido sfruttando anche i 40 anni di esperienza nella Formula 1", aggiunge il direttore Immagine e Comunicazione del gruppo Renault Italia. "Il sistema si chiama e-tech e lo lanceremo con la Clio Full Hybrid e la Capture e Megane plug in hybrid. Le lanciamo prima dell'estate e per noi è una rivoluzione. Se abbiamo dei target di CO2 ambiziosi, non li possiamo fare con l'elettrico che in Italia è ancora una nicchia, quindi abbiamo deciso di mettere il sistema e-tech sui nostri modelli di volume. Era importante allargare il gap di queste tecnologie per ridurre il livello di CO2”.