ROMA – Conflavoro PMI sta perfezionando un accordo con la Cina per permettere alle imprese italiane interessate all’export di beneficiare dei vantaggi della free trade zone di Shandong. Una novità assoluta che spianerà decisamente la strada ai prodotti made in Italy verso il mercato orientale, anche grazie al taglio di tasse e oneri vari previsto proprio dalla zona di libero scambio. Un’area, in sostanza, dove gli scambi sono più convenienti, semplici da definire e tutelati da una maggiore flessibilità normativa. L’accordo riguarderà anche gli scambi definiti tramite la fiera online New Mission Marco Polo, organizzata da Conflavoro Pmi e il CCPIT – China Council for the Promotion of International Trade, con la promozione dell’agenzia governativa italiana ICE e il governo dello Shandong.’’Prosegue quindi nel migliore dei modi la sinergia tra l’associazione guidata da Roberto Capobianco e le istituzioni politico-economiche dello Shandong, terzo territorio più ricco della Cina. Conflavoro ha tra l’altro inaugurato i propri uffici a Jinan così da rendere ancora più immediato alle imprese italiane il rapporto con l’economia e le aziende locali’’, si legge in una nota.’’Siamo l’unica associazione italiana – spiega Roberto Capobianco – ad avere una propria sede in questo grande centro economico in continua espansione. Stiamo ormai da anni verificando le potenzialità dello Shandong e, contestualmente, stringendo sinergie con la politica bilaterale a favore delle imprese italiane nei comparti più variegati. Pochi giorni fa abbiamo ricevuto la visita ufficiale dell’Ufficio Affari Esteri del governo di Jinan con il vicedirettore Mr. Li Yu, delegato a tal fine dalla direttrice Ms. Tian Ying. L’occasione è stata proficua per perfezionare ulteriormente la questione della free trade zone’’.Tra le varie sinergie, spicca da ultimo proprio quella che ha dato vita a New Mission Marco Polo. ’’E’ la prima fiera internazionale online che mette al centro del mercato il made in Italy delle nostre realtà più ricercate, ma finora impossibilitate per motivi economici e burocratici a prendere contatti con i buyer orientali. Dopo le presentazioni dei prodotti italiani su piattaforme telematiche e in modo assolutamente diretto tra i potenziali partner commerciali – sottolinea il presidente di Conflavoro Pmi – è proprio il nostro personale di Jinan, il quale parla correttamente italiano, cinese e inglese, a facilitare gli accordi tra le parti. La prossima fiera, incentrata sul food, si svolgerà venerdì 10 luglio su Zoom’’.