Ragusa – “A pochissimi giorni dalle “canoniche” scadenze per Irpef ed Ires del 30 giugno, a cui quest’anno si sommano le ulteriori scadenze oggetto di precedenti differimenti causa lockdown, dobbiamo tornare a ribadire con forza la pressante e non più differibile necessità di una immediata proroga, quantomeno, delle scadenze per le imposte dirette”. Così Anc Ragusa che, attraverso l’appello lanciato dal presidente Rosa Anna Paolino, si unisce alle richieste già inoltrate dall’Associazione commercialisti a livello nazionale unitamente alle altre organizzazioni sindacali dei professionisti operanti sul territorio italiano.
“Si ravvisa la necessità di tornare sull’argomento a distanza di appena pochi giorni da un precedente appello in tal senso – sottolinea Paolino – in quanto si spera di non dover assistere allo squallido teatrino di proroghe dell’ultimo minuto, o addirittura postume, a cui già in passato abbiamo assistito. C’è un disperato bisogno di certezze e di rinsaldare la propria fiducia nelle istituzioni, dovendo già far fronte alle enormi incertezze generate dalla crisi economica in atto. Ricordiamo che gli studi professionali, e gli uffici amministrativi delle aziende, sono inoltre giocoforza alle prese con i non banali adempimenti “straordinari” quali bonus, casse integrazioni, indennità e fondo perduto istituiti per fronteggiare la crisi causata dal Covid-19.
Come se non bastasse, si aggiungono ad una normativa copiosa e complessa, il cui assolvimento è già di per sé assai complicato, alcune interpretazioni dell’Agenzia delle Entrate che hanno il sapore dell’integrazione, più che dell’interpretazione ed applicazione del dettato normativo: ci riferiamo, in particolare, all’aggiunta dell’esclusione dal contributo a fondo perduto delle imprese già in difficoltà al 31 dicembre 2019. Ecco perché, anche come Anc Ragusa auspichiamo che non si debba assistere ad un ulteriore ritardo nell’ufficializzazione della proroga in modo da permettere una programmazione e razionalizzazione del lavoro degli operatori del mondo economico e produttivo che consenta, a tutti i contribuenti, di pianificare con cura le proprie uscite finanziarie assicurando, al contempo, la sopravvivenza della propria attività.
Se qualcuno si è già dimenticato che molte attività imprenditoriali e professionali hanno potuto ripartire solo un mese fa, noi non lo dimentichiamo”.