BOLOGNA – ’’Dopo quarant’anni non c’è ragione di Stato che tenga’’. Non usa giri di parole il presidente della Camera Roberto Fico intervenendo oggi a Bologna alla cerimonia per il 40esimo anniversario della strage di Ustica. ’’Se non fosse stato per l’incessante richiesta di verità e giustizia da parte dei familiari delle vittime – sottolinea il presidente – ci sarebbe stata un’altra storia e sarebbe stata una cosa grave’’. ’’E’ chiaro che Ustica – dice Fico in un passaggio del suo intervento – è una ferita immensa per tutto il nostro Paese. Ustica, come ho sempre ricordato, deve essere una questione di Stato e tutto lo Stato deve sentire il senso profondo di questa ferita. Noi siamo un Paese grande, una Repubblica forte, ma su questa vicenda dobbiamo fare tutti molto di più’’. E quel tutti è un richiamo – come poi spiega incontrando i giornalisti nella Sala Anziani del Comune dopo la cerimonia – alle altre istituzioni del Paese. ’’A breve ci saranno novità importanti’’, annuncia, perchè anche il Senato e il Governo ’’faranno passi avanti sulla desecretazione degli atti’’. ’’L’impegno della Camera – sottolinea Fico – è incessante e andremo avanti fino a quando l’ultimo atto non sarà desecretato. In questi due anni ho chiesto tante procedure di interpello’’, e ’’siamo riusciti finalmente ad avere un portale unico delle commissioni d’inchiesta, dove i documenti oggi sono più leggibili e chiari per tutti. Andremo avanti e a breve anche il Senato farà grandi passi avanti’’. Tornando, invece, a quella sera del 27 giugno 1980 Fico si appella alla coscienza di chi conosce i fatti. ’’Non c’è dubbio – sottolinea – che ci sono persone che conoscono perfettamente quello che è accaduto e dopo 40 anni chiedo, a chi sa, di parlare fino in fondo perchè non può morire con questo segreto in pancia’’. ’’L’impegno della Camera – assicura – è incessante e andremo avanti fino a quando l’ultimo atto non sarà desecretato’’.