La Coca Cola si unisce al boicottaggio di Facebook e degli altri social. La decisione di sospendere per almeno trenta giorni la pubblicità su tutte le piattaforme, annunciata da Coca Cola, si inserisce nell'ambito della campagna 'Stop Hate for Profit' cui hanno già aderito altre grandi aziende. L'accusa rivolta a Facebook e ad altri social come Twitter e Instagram è quella di non fare abbastanza per contrastare il razzismo e la presenza di contenuti discriminatori sulle proprie piattaforme. Lo stop alla pubblicità scatterà dal primo luglio. "Non c'è spazio per il razzismo nel mondo e non c'è spazio per il razzismo sui social media. Coca Cola Company sospenderà la pubblicità a pagamento su tutte le piattaforme social a livello globale per almeno 30 giorni", è l'annuncio fatto in un comunicato da James Quincey, Chairman and CEO of The Coca-Cola Company.
Sulla sospensione della pubblicità da parte di alcune grandi aziende si è espresso anche Facebook tramite un suo portavoce: "Investiamo miliardi di dollari ogni anno per mantenere la nostra comunità sicura e lavoriamo costantemente con esperti esterni per rivedere e aggiornare le nostre policy. Ci siamo sottoposti a una audit sui diritti civili e abbiamo bandito 250 organizzazioni della supremazia bianca da Facebook e Instagram", viene sottolineato in una nota. "Gli investimenti che abbiamo fatto in Intelligenza Artificiale ci permettono di individuare quasi il 90% dei discorsi d'odio su cui interveniamo prima che gli utenti ce li segnalino, mentre un recente rapporto dell'Unione Europea ha rilevato che Facebook ha esaminato più segnalazioni di hate speech in 24 ore rispetto a Twitter e YouTube.
Sappiamo -conclude il portavoce di Fb- di avere ancora molto lavoro da fare e continueremo a collaborare con i gruppi per i diritti civili, il Garm e altri esperti per sviluppare ancora più strumenti, tecnologie e policy per continuare questa lotta".