Roma – L’ecobonus case al 110% anche per le seconde case e le villette a schiera. E’ quanto si evince da una nuova riformulazione di un emendamento al decreto di Rilancio che dovrebbe essere approvata dalla commissione Bilancio della Camera. Dalla nuova modifica vengono escluse però le ville di lusso, signorili o castelli. Le nuove modifiche riguardano anche i massimali di spesa per gli interventi di coibentazione, differenziando in base alla tipologia di edificio. Il superbonus viene inoltre esteso fino al 30 giugno 2022 solo per gli interventi di efficienza energetica per le case di edilizia popolare. L’intervento per le seconde case è consentito su massimo due unità immobiliari, fermo restando il riconoscimento delle detrazioni per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio.
Lo sgravio potrà essere esse applicabile anche agli edifici plurifamiliari «funzionalmente indipendenti» e che dispongano «di uno o più accessi autonomi dall’esterno». Lo precisa la riformulazione di emendamento al Dl rilancio che definisce l’articolo 119 sul superbonus del 110%, e che dovrebbe essere votato dalla commissione Bilancio della Camera nei prossimi giorni. L’obiettivo, spiega la relazione tecnica alla proposta di modifica, è chiarire l’applicazione anche sulle villette a schiera. Anche per le seconde case l’intervento di un emendamento potrebbe estendere ulteriormente il bacino di ammessi agli sgravi. Inoltre si specifica che l’ecobonus può essere fruito anche per gli interventi di demolizione e ricostruzione. Confermata l’estensione al 30 giugno 2022 per i soli immobili di edilizia residenziale pubblica.
Escluso il beneficio per alloggi di lusso con classificazione catastale A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (abitazioni in ville) o A9 (ville, casali, castelli). Da oggi 1° luglio entrano in vigore le nuove agevolazioni fiscali per chi effettua interventi di efficientamento energetico (il cosiddetto super eco bonus) e di consolidamento degli edifici in funzione anti sismica. In realtà si tratta di un avvio solo formale perché il decreto Rilancio che ha previsto le nuove norme è ancora all’esame del Parlamento, che ha tempo fino al 18 luglio per approvare (e sicuramente con modifiche) il decreto Rilancio.
L’applicazione: condominio e seconde case, i dubbi sull’estensione. Gli interventi sono possibili in condominio (1 e 2) o nelle abitazioni unifamiliari (1 e 3). In condominio sono possibili per le seconde case mentre nelle unità indipendenti stando al testo in vigore (la detrazione del 110% scatta solo se si tratta dell’abitazione principale del contribuente (serve quindi il requisito della residenza). E’ possibile che il testo definitivo estenda anche alle seconde case la possibilità di usufruire del premio fiscale, un’ipotesi peraltro già contemplata dall’ecobonus meno generoso già in vigore da anni. Tornando alle tre fattispecie, nel caso 1) si tratta della coibentazione termica dell’edificio e il tetto massimo di spesa detraibile è di 60 mila euro per ogni unità immobiliare (in condominio il tetto quindi vale per ogni singolo appartamento), nei casi 2) e 3) della sostituzione dell’impianto di riscaldamento con uno non solo più efficiente ma che adempia anche alla funzione di fornire l’acqua calda e/o il raffrescamento dell’edificio con tetto massimo di detraibilità che scende a 40 mila euro.
Attenzione però: i 60 mila euro per il caso 1) e i 40 mila per i casi 2) e 3) sono quelli previsti dal testo del decreto legge. In sede di conversione, per compensare l’estensione alle seconde case i tetti dovrebbero scendere stando a quanto previsto dall’emendamento di cui diciamo sopra. Per il caso 1 si passerebbe a 50 mila euro per le unità indipendenti, a 40 mila per gli edifici con un minimo di due e un massimo di otto unità e 30 mila euro per i condomini di maggiore dimensione. Analogamente per i punti 2 e 3 e si scende a 20 mila euro per gli edifici fino a 8 unità abitative e a 15 mila per i condomini di maggiore dimensione. Restano i 30 mila euro solo se il cambio della caldaia viene effettuato in abbinata con l’installazione di pannelli solari.