Ragusa – “La scelta di prolungare la pista ciclabile attualmente esistente di via Bisani a Marina di Ragusa fino a Casuzze è senz’altro un intervento meritevole di attenzione, un modo per fornire la possibilità ai cittadini di usufruire ancora meglio di questa piccola infrastruttura. Quello che, invece, lascia a desiderare è la prevista regolamentazione della circolazione viaria che, sulla base delle intenzioni già espresse dai due Comuni interessati, il nostro e quello di Santa Croce Camerina, prevede la creazione di un senso unico che rende molto problematica la gestione dei tempi da parte dei residenti nelle aree più immediatamente interessate, vale a dire Punta di Mola e Casuzze, dove, tra l’altro, e mi riferisco a quest’ultimo caso, operano, in qualità di occupati in alcuni pubblici esercizi, molti ragusani che risiedono a Santa Barbara e che, quindi, per tornare a casa dovrebbero allungare e di parecchio i tempi di percorrenza, dovendo imboccare la circonvallazione per un lungo giro”.
E’ quanto rileva il capogruppo del Pd al civico consesso di Ragusa, Mario Chiavola, che chiede all’amministrazione comunale di intervenire, laddove sia ancora possibile, per cercare di modificare la viabilità in questione e favorire i cosiddetti pendolari di ritorno. “Una valutazione attenta del tragitto – prosegue il capogruppo Pd – ci potrebbe anche convincere alla creazione di un percorso più agevole e che garantisca le esigenze di tutti. E’ comprensibile la necessità di invogliare quante più persone a muoversi in bici durante il periodo estivo ma allo stesso tempo non dobbiamo mortificare le legittime esigenze di chi si trova al lavoro e ha la necessità, in periodo serale o notturno, di accorciare i tempi per raggiungere casa perché poi, il mattino successivo, deve tornare di nuovo all’opera.
Voglio mettere in chiaro che si tratta di una precisa necessità che mi è stata esposta dai diretti interessati, a cui mi sono rivolto per avere una loro opinione sulla realizzazione del prolungamento della pista ciclabile, e che mi hanno espresso in questi termini le proprie perplessità. Perplessità di cui, ritengo, l’amministrazione comunale debba tenere conto”.