Roma -Ancora nessuna conversione definitiva del dl Rilancio in Parlamento, ma per quanti desiderano beneficiare del Superbonus 110% per lavori di ristrutturazione edilizia è già ora possibile muoversi. A spiegare cosa si può fare già oggi, è il sito di informazione legale laleggepertutti.it. "Poiché tra le condizioni per fruire dell’agevolazione c’è quella relativa al salto di due classi energetiche dell’edificio – spiega laleggepertutti.it -, la prima cosa da fare è valutare le attuali caratteristiche dell’immobile da un punto di vista strutturale e impiantistico. In questa fase, conviene anche verificare tutti gli aspetti burocratici da seguire prima, durante e dopo gli interventi, ad esempio se ci sono le condizioni urbanistiche per avere diritto al superbonus.
Dopodiché si passa ad inquadrare gli interventi da fare, in modo da cominciare ad avere chiaro il quadro della spesa da sostenere e di quella su cui beneficiare della detrazione del 110%. Ci vorrà, dunque, uno studio di fattibilità, possibilmente realizzato insieme a un professionista", si legge. E ancora: "Dal lato pratico, e in attesa di conferme da parte del Mise e delle Entrate, è già possibile realizzare alcuni lavori come la sostituzione degli infissi, che potranno rientrare nel superbonus quando verranno effettuati gli interventi trainanti (cappotto termico, sostituzione dell’impianto di riscaldamento, interventi antisismici). È probabile che il 110% – continua laleggepertutti.it -possa essere applicato a tutti gli interventi dell’ecobonus fatti sugli edifici sottoposti ad almeno uno dei vincoli previsti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, oppure a quelli in cui gli interventi «trainanti» sono vietati da regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali.
Non ci sarà bisogno del cappotto o della sostituzione della caldaia nemmeno per la demolizione e la ricostruzione dell’edificio, realizzato nella sua nuova versione con materiale altamente isolante. Nel caso degli immobili vincolati, per questi ultimi interventi occorre rispettare i requisiti dettati dal decreto Rilancio circa le parti comuni dei condomini (persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni), e quelli relativi al numero massimo di due unità immobiliari per le persone fisiche". Nel caso in cui si voglia iniziare a fare qualche lavoro e l’impresa chieda un acconto questo, si legge ancora sul sito di informazione legale, "va fatto con bonifico parlante per poter usufruire del superbonus.
Va detto, però, che questo importo può essere portato in detrazione solo in cinque anni al 110%, dato che l’impresa non è ancora materialmente in grado di fare lo sconto in fattura né di sapere come acquistare il credito d’imposta, cosa che potrà fare solo quando saranno stati forniti tutti i dettagli sul decreto".