Mangiare aglio abbassa la pressione alta? Ecco la verità. L’aglio fin dall’antichità è noto per le proprietà benefiche che dona alla salute e al benessere del corpo. L’aglio è una pianta aromatica diffusamente utilizzata in fitoterapia per la formulazione di integratori naturali specifici. In particolare l’aglio viene usato come rimedio naturale contro la pressione alta. Le sue proprietà terapeutiche sono conosciute ed utilizzate da molti popoli, infatti sono molteplici i “rimedi della nonna” che prevedono l’utilizzo dell’aglio. Fra le sue tante proprietà quella maggiormente studiata è la capacità di agire sulla pressione sanguigna.
Si stima che circa il 30% della popolazione mondiale sia affetto da ipertensione, che è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di patologie cardiovascolari. Essendo una condizione patologica molto diffusa, sono numerosi gli studi che cercano di trovare terapie sempre più efficaci per combattere l’ipertensione. Fra questi, anche studi che mirano a cercare terapie utilizzando principi attivi provenienti dal mondo vegetale, e molti di questi sono focalizzati sull’aglio. Approfondiamo di seguito le proprietà benefiche dell’aglio in caso di pressione alta. Ma perché l’aglio aiuta ad abbassare la pressione alta?
Le proprietà antipertensive dell’aglio sono dovute ad una sostanza, l’allicina, che è un composto organico solforato, cioè contenente zolfo, che tra l’altro conferisce a questo alimento il suo odore caratteristico, che in natura contribuisce a difendere la pianta da eventuali parassiti. Sono stati ipotizzati vari meccanismi d’azione per l’aglio nei confronti dell’ipertensione e, i più recenti studi, suggeriscono che i composti solforati sono in grado di modulare il rilassamento dell’endotelio, cioè il rivestimento interno dei vasi sanguigni, e regolano la vasocostrizione, contribuendo ad abbassare la pressione sanguigna. Nello specifico, questi composti agiscono stimolando la produzione di monossido di azoto e acido solfidrico che, a loro volta, riducono la produzione di fattori vasocostrittivi. Il rilassamento delle cellule muscolari dei vasi ha infatti un ruolo chiave nel meccanismo di riduzione della pressione sanguigna.
Aglio contro la pressione alta: le evidenze scientifiche Uno studio pakistano del 2013 ha dimostrato che l’ingestione di aglio fresco determina un abbassamento sia della pressione sistolica (la “pressione massima”) sia di quella diastolica (la “pressione minima”) in pazienti affetti da ipertensione. A gruppi differenti di pazienti è stato somministrato dell’aglio in quantità crescenti e si è osservato che l’effetto è dose-dipendente, cioè si ottiene il miglior risultato con la dose massima di aglio, che in questo caso è stata pari a 1500 mg al giorno e per il periodo di trattamento più lungo (24 settimane). Anche uno studio australiano del 2013 aveva dimostrato che l’estratto di aglio è in grado di ridurre i valori di pressione in pazienti ipertesi, così come, già nel 2008, si era osservato che l’aglio era in grado di ridurre i livelli pressori in pazienti con alta pressione sistolica ma non in quelli con pressione sistolica normale.
Secondo uno studio giapponese l’aglio è efficace nel ridurre la pressione sanguigna in pazienti con valori di pressione lievemente alterati, ma inefficace in pazienti con una diagnosi di vera ipertensione. Successivi risultati da studi in cui venivano presi in considerazione pazienti ipertesi hanno dimostrato che l’aglio induce effetti significativi sui valori pressori rispetto al placebo.