Roma – Il decreto di Rilancio ora è legge. Ecco tutte le misure approvate tra cui la cassa integrazione e i bonus per i lavoratori. Il Parlamento ha approvato nel pomeriggio di giovedì 16 luglio il decreto numero 34 del 19 maggio 2020: il via libera definitivo ha superato il voto dell’Aula di Palazzo Madama ottenendo 159 voti favorevoli, 121 voti contrari e nessun senatore si è astenuto. Presenti in aula e votanti vi erano 280 senatori (su un totale di 281) e il numero legale che avrebbe permesso l’approvazione, quindi, era il voto favorevole di 141 senatori. Un decreto da 55 miliardi contenente una serie di bonus a sostegno di famiglie, imprese, partite IVA e lavoratori.
Tra le misure che l’esecutivo aveva previsto per sostenere i lavoratori autonomi, gli artigiani, le partite IVA, gli stagionali e i dipendenti, vi sono anche la cassa integrazione e i bonus 600 o 1000 euro di marzo-aprile-maggio 2020. Con la conversione in legge del Decreto Rilancio, in particolare, la cassa integrazione (ordinaria e in deroga) è stata prolungata per altre 9 settimane. Molti i ritardi e i disguidi dovuti all’erogazione dei benefici; molte anche le lamentele delle famiglie messe in ginocchio dalla crisi. I pagamenti sono slittati alla fine del lockdown e molte famiglie hanno dovuto fronteggiare senza aiuti la crisi. Nel testo del decreto sono previste un massimo di 18 settimane di cassa integrazione, 14 delle quali utilizzabili per i periodi compresi tra il 24 febbraio 2020 e il 31 agosto 2020. Le successive 4 settimane, invece, saranno fruibili per i periodi autunnali compresi tra il primo settembre 2020 e il 31 ottobre 2020.
Per i lavoratori autonomi, quelli parasubordinati e per le partite Iva, il governo ha previsto per il mese di marzo e aprile 2020 il bonus 600 euro, mentre per le partite Iva – con una perdita di fatturato dimostrabile e di almeno il 33% (nel secondo trimestre 2020) rispetto all’anno precedente – è possibile beneficiare anche del bonus maggio di 1.000 euro. Buone notizie anche per i liberi professionisti e ai co.co.co, per gli stagionali, gli artigiani e i commercianti – già beneficiari dei 600 euro del mese di marzo 2020 –. Tutte queste categorie produttive potranno beneficiare (dopo i 600 euro di aprile 2020) del bonus 1.000 euro anche per il mese di maggio 2020 (la procedura è automatica).
Con l’estensione della platea di beneficiari, inoltre, potranno ricevere il bonus anche i lavoratori stagionali, i dipendenti del settore turistico e degli stabilimenti termali, oltre ai lavoratori occasionali. Infine, anche per i lavoratori domestici sono stati disposti alcuni contributi: confermati il bonus colf e badanti 2020 (fino a 1.000 euro da erogare in due mensilità).