Ragusa – La settimana che si è appena chiusa ci ha fatto assistere ad una polemica tra il capogruppo m5 Sergio Firrincieli e l’assessore al verde pubblico Giovanni Iacono. A dar fuoco alle polveri Firrincieli che aveva criticato che l’amministrazione avesse approvato un progetto da 50mila euro per il recupero del giardino ibleo e per assicurare consenso a un consigliere di maggioranza, chiedendo che anche lui avrebbe voluto la possibilità di spendere una somma simile a vantaggio della pubblica collettività in quanto “le idee non mancano” e parlando di “discriminazioni da prima repubblica”.
Firrincieli riferisce di aver preso atto che “sui social, l’associazione Vivibla ha annunciato che l’amministrazione comunale ha promesso di investire la somma, per l’appunto, di 50mila euro per il recupero del Giardino ibleo. E tutto ciò alla presenza dell’assessore delegato, del dirigente di settore, e fin qui niente di male, oltre che di un consigliere di maggioranza”. Firrincieli ammette “somme, per carità, ben spese e soprattutto destinate a un progetto di salvaguardia di un bene pubblico da tutti molto apprezzato. Avrei da ridire, però sul metodo che mi sembra alquanto inopportuno. Basta essere un consigliere di maggioranza per ottenere questi riscontri? Oppure è necessario entrare nelle grazie dell'assessore?
Ce lo chiediamo perché io, da consigliere comunale, così come del resto tutti i colleghi di minoranza, portiamo all’attenzione dell’amministrazione decine di problematiche relative a beni pubblici che meriterebbero interventi e stanziamenti più o meno ingenti”. In proposito il capogruppo pentastellato segnala che “proprio in queste ultime ore abbiamo messo in rilievo, attraverso un video sui social e sarà oggetto anche di una prossima comunicazione in Consiglio comunale, le condizioni di degrado in cui versa la piazzetta Mons. Tidona, in prossimità di piazza San Giovanni, sotto il palazzo ex Ina”. Ma Firrincieli ha da obiettare anche sul piano finanziario “operazione legittima se fosse stata prevista nel bilancio e invece è stata dimenticata denotando una mancanza di programmazione e pianificazione per il Giardino ibleo di cui conosciamo la rilevanza. Legittima, pure, se fosse stata inserita in una variazione di bilancio: vuol dire che alla precedente dimenticanza si sarebbe scelto di porre rimedio.
E, invece, si è lasciato all’iniziativa di un solo consigliere quest’attività di manutenzione e ripristino. E tutto ciò con l’avallo silenzioso del sindaco che dovrebbe essere il garante dell’intera città e delle esigenze manifestate dai cittadini. E quindi ritorno alla domanda iniziale: come devo fare per avere la possibilità di ottenere la disponibilità di 50.000 euro da spendere per i cittadini ragusani?”. Immediata la risposta dell’assessore Iacono che non risparmia una battuta polemica nei confronti di Firrincieli “ciò che ha scritto il capogruppo Firrincieli è fuori da ogni attinenza con la realtà dei fatti” per poi proseguire “non abbiamo fatto nessuna 'promessa di somme' indirizzate a consiglieri di maggioranza per dare loro maggiore consenso. Queste prassi sono attribuibili interamente alla parte politica che Firrincieli rappresenta degnamente e le rigetto in pieno; è pertanto doveroso, fornire ai cittadini la verità dei fatti.
La somma di 50.000 euro per la manutenzione straordinaria del Giardino Ibleo non è una 'promessa' ma un atto pubblico votato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 81 del 19/12/2019 e dopo diversi sopralluoghi con i tecnici del settore verde pubblico attraverso i quali abbiamo fatto una ricognizione puntuale dello stato della villa comunale, abbiamo approntato un progetto di manutenzione straordinaria. Prima di mettere in esecuzione il progetto, nella qualità di assessore competente per materia, ha voluto promuovere un confronto con l'Associazione 'Vivibla' che rappresenta i residenti dell’antico centro storico che più volte ha avanzato proposte di miglioramenti vegetativi per la villa di Ibla.
Nessun soldo 'promesso' per creare consenso ma semplice esecuzione di un piano di spesa deliberato ed approvato dal Consiglio Comunale e per il quale, metodologicamente, ho deciso prima di porre in essere lo stesso progetto, di sentire l'associazione dei residenti. Nessuna 'discriminazione' nei confronti di nessuno dunque; nell'esercizio della funzione pubblica l'Amministrazione Cassì non fa distinzioni di maggioranze e minoranze e questo nulla toglie al rapporto di comune sentire e di condivisione programmatica-amministrativa che abbiamo con i Consiglieri di maggioranza che, peraltro, più degli assenti al Consiglio Comunale, consentono l'amministrazione, quotidiana, della città effettuando le scelte in Consiglio. Per quanto riguarda invece la piazzetta di Mons. Tidona si fa presente che l'area viene pulita con continuità compresa la vasca e con, altrettanta, continuità è oggetto di vandalismo di ogni genere compresa la manomissione dell'impianto di irrigazione.
Per questo motivo sono adesso attive 3 videocamere ma è opportuno sottolineare che, purtroppo, il progetto di riqualificazione per 250.000 non fu portato avanti dalla precedente amministrazione per mancanza di fondi. Questa Amministrazione , come sta facendo per altre incompiute, sta rielaborando il progetto con l'allargamento dell'area limitrofa di proprietà del Comune che oggi è delimitata da un muro”. E non poteva certo mancare la controreplica di Sergio Firrincieli che ribatte “buone le osservazioni di Iacono, se non fossero quelle lontane dalla realtà dei fatti” e precisa “tutto nasce da una nota sui social di una associazione di Ragusa Ibla, nata per tutelare e valorizzare il quartiere barocco, ripresa da una condivisione della consigliera Occhipinti. Buone le osservazioni sul fatto che i 50.000 euro erano previsti nel piano di spesa per Ibla, ma l’associazione non ha precisato nulla al riguardo e ha fatto apparire l’intervento dell’amministrazione come conseguente alle istanze rivolte, senza dire che gli interventi vanno oltre questi 50.000 euro. Ora Iacono ci dice che, addirittura, il confronto è stato da lui promosso, cosa che, nel post dell’associazione, non era specificato. Non sono io lontano dalla realtà dei fatti, ma non posso essere un indovino, casomai Iacono è contagiato dalla carenza di comunicazione che affligge tutta l’amministrazione. Comunque, la presenza di un consigliere di Ibla, primo degli eletti nel gruppo, residente di Ibla, ancorché alquanto delegittimato dalla nomina dell’assessore Arezzo, sua conterranea ed esponente dell’élite locale, lascia trasparire, quanto meno, un occhio di riguardo, considerando anche il fatto che sono stati ignorati altri comitati e associazioni del quartiere”. (da.di.)