Ragusa – Nell’ambito del cartellone estivo promosso dal Comune di Ragusa, tornano le produzioni dell’associazione culturale PalcoUno. Sono parecchie le novità che saranno proposte nel corso di questa stagione estiva che sarà giocoforza condizionata dall’emergenza sanitaria. E però la voglia di fare teatro, di proporre idee nuove, di adattarle, perché no, alle fibrillazioni odierne della società, non muore mai. E, anzi, si rinnova proprio andando dietro a quelle che risultano essere le mutate esigenze di un contesto, quello del quotidiano, in rapido mutamento. “Finalmente – spiega Maurizio Nicastro, presidente di PalcoUno – ripartiamo con il teatro, all’aperto e nel pieno rispetto delle norme. C’era parecchia voglia di fare.
E diciamo che abbiamo impiegato questo tempo di chiusura forzata in maniera utile, cercando di creare qualcosa di nuovo e di potenzialmente attraente per il nostro pubblico”. Si comincia venerdì 24 luglio, al castello di Donnafugata. Alle 21,30, infatti, sarà proposto un divertente viaggio tra i due sessi, dall’inequivocabile titolo: “Chi dice Donna…”. La pièce, la cui regia è curata dallo stesso Maurizio Nicastro, si giova dell’interpretazione di attori locali che non hanno bisogno di interpretazioni e che da sempre sono impegnati in produzioni capaci di richiamare il pubblico delle grandi occasioni: stiamo parlando di Alida Di Raimondo, Salvo Giorgio e Simonetta Cuzzocrea. La stessa rappresentazione sarà riproposta, poi, sabato 22 agosto al Giardino Ibleo. Intanto, però, gli appassionati del genere potranno assistere alle evoluzioni dei tre attori già venerdì sera. Ingresso 10 euro.
Per info e prenotazioni è possibile rivolgersi al 333.4183893. “E’ una scommessa quella che stiamo portando avanti, a fronte di un testo molto fresco, frizzante, con dialoghi serrati – continua Nicastro – in cui ci ripromettiamo, tra l’altro, di fare rivivere, in chiave ironica, tutte le tensioni, le ansie, le modalità dissacranti della società odierna messa a dura prova dall’emergenza coronavirus. Abbiamo voluto anche noi dire la nostra e l’abbiamo fatto con un testo che in qualche modo ricalca il nostro modo di pensare, quello cioè di interagire con il pubblico attraverso l’unico strumento che abbiamo e, naturalmente, lo faremo in chiave ironica, puntando, il più possibile, a stimolare riflessioni che possano essere propositive. Insomma, ci sarà parecchio da divertirsi ma anche un po’ da pensare. Riteniamo che sia giusto così in un periodo come l’attuale in cui tutto è essenzialmente legato all’incertezza sul futuro”.