Roma, 22 lug. – – Continua la battaglia di Altroconsumo che chiede al Governo la modifica dell'articolo del 'Cura Italia' che consente a compagnie aeree, tour operator e albergatori di erogare un voucher al posto di un rimborso in denaro per tutti quei voli, viaggi e soggiorni non usufruiti per le disposizioni contro il coronavirus. Una norma che ha già raccolto l'opposizione di Commissione europea, Antitrust e Enac che hanno già affermato come i consumatori abbiano già diritto al rimborso monetario e, solo per loro scelta, al voucher.
Si tratta – osserva Altroconsumo – di una pratica che va a vantaggio solo di compagnie e tour operator: “è bene ricordare, infatti, che i consumatori con in mano un voucher rimangono 'ostaggio' delle compagnie perchè, se da una parte il voucher non è cedibile, dall'altra la compagnia si assicura di fatto un cliente certo per i futuri 12/18 mesi”.
Di qui l'iniziativa dell'associazione che – ricordando l'analoga vicenda dei rimborsi dei biglietti di spettacoli e concerti – punta a “ridare ai consumatori la possibilità di scegliere anche il rimborso in denaro del proprio biglietto o della propria prenotazione”.