Roma, 23 lug. – Il governo starebbe studiando la possibilità di prorogare fino a fine anno gli ammortizzatori sociali ma offendo, in alternativa alle imprese, uno sgravio occupazionale in caso rinunciassero alla cig e riassumessero i lavoratori. In arrivo anche un ulteriore blocco dei licenziamenti. A profilarlo, a quanto si apprende da fonti presenti all'incontro, la ministra del Lavoro,Nunzia Catalfo nel corso del tavolo di confronto sugli ammortizzatori con Cgil, Cisl Uil e la commissione tecnica.
“Ancora nessuna norma è pronta. Stiamo studiando la situazione, ci stiamo confrontando con il Mef. Ma l'intenzione del Ministero del lavoro è di inserire nel nuovo decreto che il Governo sta predisponendo la proroga della cassa integrazione di 18 settimane ( nove settimane più nove) a partire dal 15 luglio ed in alternativa di dare la possibilità alle aziende di poter reinserire i lavoratori, con uno sgravio occupazionale in modo da poter arrivare fino alle fine dell'anno. Ci sarà anche il blocco dei licenziamenti con piccole modifiche.”, ha detto ai sindacati spiegando come in alternativa alla cassa integrazione si stia “studiando una decontribuzione per chi assume a tempo indeterminato”. A questo si aggiungerebbe “la proroga della Naspi e il potenziamento del Fondo nuove competenze che potrebbe essere utilizzato anche per i lavoratori in transizione occupazionale”.
“Dopo il varo del decreto sugli ammortizzatori, la prima settimana di agosto sarà convocato un tavolo sullo smart working”, ha fatto sapere ancora Catalfo a Cgil, Cisl e Uil nel corso del confronto sulla riforma degli ammortizzatori.