Ragusa – E’ di “delusione profonda per l’amministrazione in città” che parla, con tono quasi rassegnato, l’ultimo intervento del movimento Territorio, intervento che nasce dall’esame compiuto dai vertici rappresentati dal segretario cittadino Michele Tasca, dal suo vice Emanuele Distefano e dal presidente Andrea Battaglia. Ed è quasi un vero e proprio ‘cahier de dolèances’ l’elenco che Territorio fa delle “criticità che dilagano in città”. “La rotatoria di contrada Mugno, più volte oggetto di comunicati e di annunci sugli accordi con privati per la manutenzione, annunci buoni solo per fare propaganda, ma tutto resta com’è, come resta tutto fermo anche nella rotatoria di Bruscè dove domina un tappeto di brecciolino al posto del verde annunciato.
Se pensiamo al verde, andiamo con la mente al Castello di Donnafugata, dove la stagione è avviata, dove si organizzano spettacoli all’interno e all’esterno del maniero, ma nulla si muove per il Museo, per gli immobili della corte esterna, per il Parco, dove pure si allestiranno spettacoli ed eventi. E dire che il Castello da solo introita notevoli somme per l’ente, ma dove vanno a finire ? A Marina di Ragusa l’amministrazione ha giocato tutto su pochi metri di pista ciclabile, per il resto la gente è scontenta, fra movida impazzita, caos per la ZTL allestita all’ultimo, parcheggi, trasporto pubblico e mobilità alternativa all’anno zero. Grande confusione e tutto esaurito solo nei weekend, con le discariche fuori dal centro abitato che dilagano.
A Ragusa tutto è fermo, anche per quest’anno interdetta alla fruizione la Vallata Santa Domenica, il nulla in centro storico, qualche spettacolo al City, senza i festeggiamenti esterni per il Patrono, si passerà direttamente alla solitudine dell’inverno per un coma perenne del centro. È finita a barzellette per i locali di Carmine Putie, per i locali di via del Mercato a Ragusa Ibla, per le nuove attività di via Roma, tutto resta in standby, dai lavori di piazza del Popolo a quelli per la rotatoria dell’ospedale nuovo. Silenzio assoluto per l’area dello scalo merci, degrado dilagante all’interno delle ville comunali, anche a Ragusa il nulla per mobilità alternativa e trasporto pubblico. Si voleva sollevare l’economia in città ? Perché fare gli spettacoli solo fuori dal centro storico ? Non va meglio nelle contrade, dove al netto di sporadici sopralluoghi e di qualche incontro con i residenti, non si muove foglia. C’è questo piano di intervento sugli immobili del centro strico, ma non se ne parla, come non si parla di PRG e di piano particolareggiato, non si parla di teatro Marino, non si parla di riqualificazione di via Roma, non si parla dei locali della ex biblioteca, quando avremo riqualificato i locali dell’Opera Pia resteranno una cattedrale nel deserto.
Non si intravede, ancora, un progetto culturale, non c’è traccia di strategie per lo sviluppo economico, patrimoni come i beni UNESCO, quello dell’enogastronomia, quello delle antiche miniere, sono tutti ignorati, non c’è nessuna pressione per i Musei regionali, archeologico e di Kamarina, non c’è promozione del territorio, tutto è nelle mani di un solo assessore che si muove, fra turismo, eventi a Ragusa Ibla, spettacoli, viabilità a Marina di Ragusa, mentre cura, legittimamente e bene, interessi degli operatori della ricettività e della ristorazione. Intanto aumentano i comitati, segnale che il malcontento si fa strada e che la gente si aggrega per farsi sentire Tutto il resto è silente, settori strategici sembrano paralizzati, imbalsamati, si giostra con le variazioni di bilancio, impassibili e inermi di fronte alla prossima crisi, annunciata dallo stesso sindaco in conferenza stampa”.
Territorio annota anche che “c’è chi si ostina, a tutti i costi, a difendere l’operato della giunta Cassì, c’è chi crede nel messaggio della città del futuro, della città rivoluzionata, del cambiamento epocale” e mette in conto che “anche per questa nota del direttivo di Territorio, c’è chi, fra i supporter dell’amministrazione, scenderà nell’offesa personale per cercare di derubricare le critiche a farneticazioni di politici di opposizione a tutti i costi. Ma le evidenze sono sotto gli occhi di tutti e non possono essere mistificate con discorsi di convenienza.” (da.di.)