Ragusa – E’ così che Giorgio Massari, a nome della segreteria del movimento da lui stesso fondato, risponde alle insistenti voci che vorrebbero un possibile passaggio del consigliere espresso dal movimento, Gianni Iurato, nelle file della maggioranza che sostiene Cassì. Massari sente bisogno di chiarire ulteriormente il significato che per Ragusa prossima intende avere l’essere opposizione in quanto “probabilmente non siamo stati chiari e qualcuno ha capito che siamo un movimento in cerca di collocazione nella maggioranza”. Per il leader ed ideologo del movimento, infatti, è opportuno ribadire che “abbiamo premesso all’inizio di questa consiliatura subito dopo il ballottaggio che Ragusa Prossima non avrebbe fatto opposizione, ma avrebbe governato.
Con questa affermazione volevamo sintetizzare lo stile del nostro essere opposizione, quello di non essere semplicemente oppositivi ma nei limiti del ruolo, protagonisti nella realizzazione di ciò che nel nostro programma avevamo individuato come fondamentale. Non una opposizione a prescindere, ma una opposizione consapevole della forza del proprio programma politico e capace di riconoscere il buono che c’è nelle proposte degli altri”. Pertanto ne deriva, prosegue Giorgio Massari, che “il nostro consigliere comunale Gianni Iurato, coerentemente con lo stile politico da noi adottato, non ha esitato a votare atti dell’amministrazione considerati utili alla città, come il voto favorevole al Piano di spesa per i centri storici, alle proroghe per il rinvio dei pagamenti di tasse e tributi per il Covid 19, al regolamento per le aree a verde, per l’istituzione del Carat, per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio.
Ma con altrettanta determinazione ha votato contro tutti i bilanci preventivi e consuntivi, ha contestato la mancata adozione del piano particolareggiato dei centri storici, e di recente contro il regolamento del consiglio comunale, per non parlare di decine di contestazioni e richieste di intervento e una marea di interrogazioni”. Insomma, prosegue Massari “in questi due anni abbiamo tentato di rendere visibile con i comportamenti che la nostra idea di politica è agonistica e non antagonistica, e in coerenza con questo le nostre attività pubbliche come il convegno sulla crisi idrica a Ragusa hanno avuto il taglio di cercare soluzioni anziché colpevoli. Proposte più che recriminazioni. Abbiamo perseguito idee che consideriamo centrali per dare a Ragusa una identità e una vocazione di sviluppo come città euro mediterranea, esemplificata nel convegno sull’immigrazione in collaborazione con attori significativi del terzo settore ragusano.
La chiusura della vita sociale e politica causata dalla pandemia, ha bloccato il dispiegarsi di questo progetto, ma non la convinzione che Ragusa Prossima rappresenti nella nostra città un insostituibile punto di vista alternativo alle varie proposte politiche presenti. Una idea diversa di sviluppo anzi di progresso, una idea diversa di inclusione, una interpretazione popolare ed orizzontale della storia e dell’ identità della comunità ragusana e quindi del futuro della nostra città”. Infine la conclusione cui perviene Giorgio Massari “noi, come Ragusa Prossima, crediamo che sia necessario impegnarci per dimostrare che un altro mondo è possibile, che un’altra Ragusa è possibile e contemporaneamente, tentare di contribuire a rendere il mondo che c’è , l’amministrazione che c’è, nella diversità dei ruoli, un mondo migliore, una Ragusa migliore”. (da.di.)