Modica – Una corsa appena fuori dalla rianimazione dell’Ospedale pediatrico Istituto Giannina Gaslini di Genova, un inno alla vita per Elia, 20 mesi, un bimbo modicano affetto da una forma di epilessia diagnosticagli dal prof. Lino Nobili neuropsichiatra infantile del nosocomio ligure. Da ieri ha cambiato vita, in meglio. L’intervento a cui è stato sottoposto, assieme ad un altro bambino di 8 anni, è stato realizzato con una tecnica mini invasiva, utilizzata per la prima volta in Italia. Giacomo era affetto da una lesione cervicale chiamata Amartroma ipotalamico che, come spiega il primario di Neurochirugia prof. Armando Cama: “Causa un cortocircuito per cui si scatenano delle crisi elettriche che danno crisi epilettiche non controllabili dai farmaci”.
Questo cortocircuito è stato spezzato dopo 8 ore di preparazione e 15 minuti di intervento consistente nell'introduzione di una sonda laser sotto controllo diretto della risonanza magnetica. Un intervento costoso ma che consente di utilizzare una tecnica poco aggressiva rispetto alle precedenti. Il risultato è quello di una maggiore efficacia e, soprattutto, la diminuzione dei tempi di degenza e del dolore post operatorio. Elia, sotto lo sguardo attento dei genitori, Simona e Santo, correva felice per il reparto inseguendo il suo ritorno alla normalità. La riuscita di questi primi due interventi alimenta le speranze degli oltre 100 bambini affetti da epilessia farmacoresistente seguiti da questo ospedale pediatrico.
“Per noi è stato importante fornire una risposta innovativa, avanzata e di grande efficacia dal punto di vista tecnico ma soprattutto per la qualità della vita – ha spiegato il direttore generale dell'Istituto G. Gaslini Paolo Petralia – perché questo tipo di interventi permette a bambini che soffrono di una malattia grave di avere una risposta importante. si tratta di un intervento molto costoso, che ha richiesto un contratto di service con un'azienda internazionale per avere gli specialisti più avanzati anche dal punto di vista tecnologico per fare l'intervento. Questo è chiaramente oneroso ma per noi è importante capire quando un investimento permette, come in questo caso, un avanzamento preciso e un miglioramento netto della qualità della vita del bambino”.