Roma – Il bonus di 100 euro nella busta paga previsto dall'ultima legge di bilancio è realtà per 16 milioni di lavoratori. Per i dipendenti pubblici e privati è scattato un aumento delle retribuzioni, frutto del primo taglio del cuneo fiscale approvato con la manovra di dicembre. Soddisfatti i sindacati, che parlano di un'operazione di giustizia sociale, che va portata avanti allargando il calo delle tasse ai pensionati e mettendo nero su bianco una riforma complessiva del sistema fiscale, che rafforzi anche la lotta all'evasione.
Il governo intanto lavora alla riforma degli ammortizzatori sociali e alla definizione del prolungamento della cig Covid e del blocco ai licenziamenti fino alla fine dell'anno. In vista del prossimo decreto di agosto, c'è infatti la prospettiva di rifinanziare la cassa integrazione con causale Covid di altre 18 settimane (da utilizzare con il sistema attuale 9+9 e retroattivamente dal 15 luglio, la cui richiesta potrebbe essere legata ad un calo del fatturato intorno al 20%) e di prorogare lo stop ai licenziamenti (al momento bloccati fino al 17 agosto) con alcune eccezioni come la cessazione di attività. Allo studio, inoltre, incentivi per l'occupazione, come la decontribuzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e gli sgravi anche per le aziende che decidono di far rientrare i dipendenti al lavoro dalla cig.
Perplesso sull'estensione dello stop ai licenziamenti con "blocchi di qualsiasi tipo" il presidente di Federmeccanica, Alberto Dal Poz: "Ricordiamoci che siamo già in un Paese che non è propriamente amichevole nei confronti del fare impresa, per cui ulteriori limitazioni temiamo sempre che possano creare maggiori difficoltà alle nostre imprese, soprattutto a quelle che sono in qualche modo parte di multinazionali e che non comprendono talvolta le nostre politiche". Sul rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, il presidente di Federmeccanica sottolinea "la totale volontà di fare il contratto" e "la centralità della contrattazione nazionale in corso". Il prossimo appuntamento è fissato per giovedì 30 luglio.
Sul fronte degli ammortizzatori sociali va avanti il confronto guidato dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, che ha visto i rappresentanti delle imprese e rimarcato l'obiettivo di arrivare ad "un testo condiviso" con le parti sociali. "C'è convergenza sull'impianto della riforma degli ammortizzatori sociali: le imprese – sottolineano dal dicastero di via Veneto – chiedono che sia creato un sistema universalistico, che protegga tutti i lavoratori tenendo conto delle specificità di settore e della dimensione delle aziende e sia orientato alle politiche attive, esattamente come propone da tempo il ministro".