ROMA – La federazione italiana tiro con l’arco si schiera al fianco di tutti i suoi arcieri. Dall’attività di alto livello a quella di base, nessuno può essere lasciato solo ad affrontare l’incerto futuro del post lockdown. ’’Dopo aver riaperto il 25 maggio le nostre società, appena è stato possibile abbiamo fatto ripartire anche l’attività agonistica ideando un protocollo con tutte le norme igienico-sanitarie per far tirare in sicurezza i nostri arcieri – ha dichiarato il presidente Fitarco Mario Scarzella -. Questa prova è riuscita alla perfezione visto che sono state organizzate in tutta italia 38 gare sperimentali che hanno dato gli esiti sperati.
Dopo l’apertura dei campi di gara è stato il turno delle Nazionali che nel mese di luglio sono ripartite con i raduni. La Federazione però aveva fin dal principio come obiettivo primario quello di aiutare l’attività di base e per questo abbiamo dato un sostegno economico effettivo alle società e a tutti i tesserati. Tra le varie iniziative, una di quelle che ci sta più a cuore è il rinnovo del tesseramento degli arcieri e la riaffiliazione delle società che sarà totalmente gratuito per l’anno 2021’’. Le compagnie affiliate alla Fitarco riceveranno un contributo a seconda delle strutture utilizzate per l’attività. Le società con un impianto indoor e uno outdoor ubicati nello stesso complesso e dotati di servizi igienici e spogliatoi riceveranno 2000 euro.
L’aiuto economico sarà di 500 euro per chi utilizza un impianto outdoor o uno indoor, anche in questo caso dotato di spogliatoi e servizi igienici e sanitari. Per chi, sempre avendo spogliatoi e servizi, svolge la sua attività su un impianto per il tiro di campagna o per il 3D il contributo sale a 600 euro. La quota è fissata a trecento euro per chi ha un impianto, indoor, outdoor, 3D o campagna, non dotato di spogliatoi e servizi igienici. Inoltre, la Fitarco ha stanziato la quota di 7 euro da devolvere alle società per ciascun tesserato risultante iscritto alla compagnia al giugno 2020. Questi contributi vanno sommati ai 228 mila euro che verranno elargiti direttamente dal Comitato italiano paralimpico, destinati alle società che praticano l’attività para-archery.