Roma – Aumento delle pensioni di invalidità 2020 in aumento, ecco a chi spetta e i requisiti. Potranno beneficiare dell’aumento dell’assegno pensionistico gli inabili al lavoro con un’invalidità riconosciuta al 100% in forma permanente. L’aumento delle pensioni non sarà rivolto a tutti i fruitori degli assegni di invalidità civile. Nello specifico, spetta ai portatori di handicap grave non autosufficienti, ai portatori di invalidità incapaci di svolgere un’attività lavorativa a cui viene riconosciuta un’invalidità del 100%. Ma quali sono i requisiti per poter ricevere l’aumento della pensione di invalidità?
L’INPS eroga per le pensioni di invalidità civile un importo di circa 286,81, con la sentenza emessa dalla Consulta i pensionati con invalidità riconosciuta al 100%, ricevono un incremento dell’assegno di circa 230 euro portandosi a 516 euro. In pratica, l’aumento dovrebbe scattare dal 1° agosto 2020, l’INPS dovrebbe adeguarsi per erogare mensilmente sul cedolino un aumento “fino al milione”. L’INPS tiene conto delle soglie di reddito per erogare l’aumento delle pensioni? Si, come abbiamo spiegato innanzi, per beneficiare dell’aumento è, comunque, necessario che il reddito personale risulti essere uguale o inferiore a 6.713,98 euro.
Chi non dovesse rientrare nei requisiti reddituali? I redditi personali che oscillano tra i 6.713,98 fino ai 16.982,49 euro annui, non avranno diritto (per il momento) all’incremento dell’assegno. Ciò non vuol dire che in sede di stesura della Legge di Bilancio 2021, non venga enormemente incrementato il numero degli aventi diritto. Infatti, non è da escludere che in una fase successiva venga ampliata la sfera dei beneficiari all’integrazione della pensione.