Roma – La dieta per l’appendicite prevede delle regole da seguire su cosa si può mangiare e cosa evitare. Quando si ha l’appendicite infiammata oltre a seguire una terapia antibiotica su parere del proprio medico di famiglia bisogna anche stare attenti a cosa si può mangiare e cosa evitare. La dieta può aiutare a risolvere la situazione solo temporaneamente. Ma vediamo quali alimenti bisogna evitare quando si ha l’appendicite infiammata. Ecco gli alimenti da evitare: tutti gli alimenti troppo ricchi di grassi come insaccati, salumi (eccetto bresaola con olio e limone una volta la settimana come secondo), carni rosse grasse, burro, strutto, mascarpone, panna, alcolici in generale vino compreso e cotture elaborate come fritti, soffritti, stufati e marinati.
Niente formaggi troppo fermentati e grassi. Niente spezie irritanti, niente creme a base di uova o con cioccolato. Niente “schifezze” né fritte, né al forno. E niente alimenti precucinati da riscaldare. È bene fare attenzione anche alle cotture di carni alla griglia, perché potrebbero essere più difficili da digerire. Ora vediamo cosa si può mangiare nella dieta appendicite. Ecco gli alimenti da preferire: carni bianche (pollo, coniglio, tacchino, vitello, maiale magro) cucinate al vapore con limone, comprese le carni di pesce (merluzzo, nasello, trota). Verdure di stagione in abbondanza, sempre cucinate al vapore e condite con poco olio a crudo e limone se gradito, un pizzico di sale. Attenzione alle bucce dei legumi che possono essere irritanti, meglio assumerli in forma di passato.
Formaggi magri come ricotta fresca o fiocchi di latte vanno bene. Latte parzialmente o totalmente scremato e yogurt magro, anche tutti i giorni. Marmellate e miele si possono utilizzare su fette di pane tostato. Pane poco lievitato, pasta e riso ben cotti e conditi solo con olio a crudo. Poco caffè e acqua in abbondanza tutti i giorni. Tenere sempre l’intestino pulito, ma senza purganti o lassativi, potrebbe essere utile prendere dei fermenti lattici. E importante prima di seguire qualsiasi dieta o tipo di alimentazione consultare prima il proprio medico di famiglia.