ROMA – Nei primi sei mesi dell’anno, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 186.304 milioni, facendo segnare una riduzione di 13.983 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-7%). La variazione negativa riflette sia il peggioramento congiunturale sia le misure adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria. A giugno le entrate tributarie hanno registrato una variazione positiva di 1.317 milioni (+3,7%) che deriva dall’andamento delle imposte dirette (+4.974 milioni, +25,7%), mentre le imposte indirette continuano a segnare un significativo calo (-3.657 milioni, -23%) imputabile principalmente al risultato dell’IVA sugli scambi interni (-1.693). Le imposte dirette ammontano a 108.442 milioni, con un incremento di 5.439 milioni (+5,3%) rispetto allo stesso periodo del 2019. Il gettito IRPEF si è attestato a 88.444 milioni (-2,3%). Le imposte indirette ammontano a 77.862 milioni e registrano una variazione negativa di 19.422 milioni (-20%). Il notevole calo è imputabile principalmente alla diminuzione dell’IVA (-11.387 milioni, pari a -19,2%) e in particolare alla componente scambi interni (-9.615 milioni, pari a -18,3%).Le entrate relative ai ’’giochi’’ ammontano, nei primi sei mesi 2020, a 4.491 milioni (-3.325 milioni, -42,5%). Il gettito delle entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo si è attestato a 4.127 milioni (-858 milioni, pari a -17,2%) di cui: 1.894 milioni (-611 milioni, -24,4%) sono affluiti dalle imposte dirette e 2.233 milioni (-247 milioni, -10,0%) dalle imposte indirette.