ROMA – Il lockdown ha modificato il modo di lavorare, ma non solo. Le aziende sono alle prese con una vera e propria accelerazione digitale legata alle nuove competenze necessarie e al nuovo equilibrio ufficio-non-ufficio. ’’Il lavoro che cambia – spiega sul Corriere della Sera Rossella Gangi, direttrice Risorse umane di Windtre, azienda guidata da Jeffrey Hedberg – ha bisogno di un dialogo continuo, che si è sviluppato in pieno lockdown e ha caratterizzato anche il rapporto con le organizzazioni sindacali. L’accordo – precisa – servirà a gestire con anticipo gli impatti della trasformazione digitale, dal 5G all’automazione, dall’intelligenza artificiale alla virtualizzazione delle infrastrutture digitali.
L’intesa, che conferma l’approccio di responsabilità sociale – sottolinea Gangi – è stata giudicata molto positivamente dalle stesse organizzazioni sindacali. Sono previste innovative misure per favorire il ricambio generazionale interno attraverso esodi volontari, incentivati con meccanismi che rivalutano in modo incrementale l’anzianità aziendale e l’età anagrafica, o tramite il sostegno al pensionamento anticipato. Da un lato le uscite, dall’altro la riqualificazione legata all’evoluzione tecnologica’’. Nuove competenze, dunque, in collaborazione con il Politecnico di Milano per tutto il personale. ’’L’obiettivo – chiarisce – è quello di non lasciare indietro nessuno e di abilitare tutti a un utilizzo sempre più efficace degli strumenti.
Un altro punto centrale – continua – è la formazione dei leader. In una modalità di lavoro ibrido, in ufficio ma anche da remoto, avremo sempre più bisogno di leader empatici, che ‘buchino lo schermò del computer, che sappiano ascoltare, comunicare. Sarà cruciale investire sul design degli uffici, spazi che favoriscano la relazione, lo scambio, un potere decisionale diffuso. Una sorta di agorà – conclude Gangi – dove le persone possano ritrovarsi e coltivare quel senso di comunità che ci fa sentire umani’’.