Bari, 6 ago. – Bombe d'acqua e grandine in Puglia in una pazza estate con sbalzi termici repentini da oltre 40 fino a 21 gradi, campi allagati e impraticabili, frutteti danneggiati, pomodori e frutta estiva in stress idrico. E' il bilancio di Coldiretti Puglia che denuncia gli effetti disastrosi della tropicalizzazione del clima che nelle ultime 24 ore si è manifestata nuovamente in Puglia.
“Meloni e carciofi appena trapiantati – spiega Savino Muraglia, presidente regionale di Coldiretti – sono stati letteralmente spazzati via dalla consistente quantità di acqua caduta, con gravi danni ai pomodori e ai vigneti nell'area brindisina. Tra Brindisi e Lecce cadranno ancora fino a 200 millimetri di pioggia, con un brusco abbassamento delle temperature, con Monte Sant'Angelo nel foggiano che sarà la località più fredda di Puglia con 21 gradi di temperatura, mentre nell'agro di Terlizzi una violenta grandinata si è abbattuta sugli oliveti”.
Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono la violenza degli eventi atmosferici, gli sfasamenti stagionali, le precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. “E' un vero e proprio disastro in provincia di Brindisi per i pomodori, i carciofi e i meloni gialli, oltre che per i vigneti colpiti dalla grandine e soprattutto dai violenti nubifragi”, afferma Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Coldiretti Brindisi. La tropicalizzazione azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l'aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante.
“La grandine – continua Coldiretti – è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni nei campi dove è in piena raccolta la frutta estiva e sta per iniziare la vendemmia con il rischio della perdita di un intero anno di lavoro. La pioggia – continua la Coldiretti – è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poichè i terreni non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti. I cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d'acqua si abbattono infatti – conclude la Coldiretti – su un territorio reso piu' fragile dalla cementificazione e dall'abbandono con il risultato che sono saliti a 232 i comuni in Puglia, ovvero il 78% percento del totale, a rischio idrogeologico con diversa pericolosità idraulica e geomorfologica”.