Pozzallo – Coronavirus e fake news su Gruppo Inventa a Pozzallo attraverso la circolazione di messaggi su WhatsApp: nessuna chiusura per contagi. Il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, manifesta la propria incondizionata solidarietà al presidente della sezione cittadina di Modica, Emanuele Iemmolo, che, proprio in questi giorni, ha dovuto fare professionalmente i conti con la diffusione di una cosiddetta fake news. “E’, in pratica, accaduto che, attraverso la circolazione di messaggi whatsApp, che alla fine hanno creato una vera e propria catena di Sant’Antonio – spiega Manenti – è stata fatta passare la notizia che il Gruppo Inventa, l’azienda di cui è titolare Iemmolo, sia stata costretta alla chiusura per contagi. Ovviamente, non è assolutamente vero.
L’azienda è, in realtà, rimasta sempre aperta. Dunque, una notizia messa in giro per danneggiare un serio e onesto imprenditore. Il problema è che chiunque sia stato, sembra essere riuscito nel proprio intento perché le presenze, nell’attività commerciale, sono drasticamente diminuite nell’ultima settimana, facendo soprattutto il raffronto con lo stesso periodo dello scorso anno, e ciò sembra sia necessariamente associato alla diffusione di questa falsa notizia. Ovviamente, Iemmolo ha presentato denuncia alle forze dell’ordine ma sarà pressoché impossibile risalire all’autore visto e considerato che la fake news si è diffusa da un gruppo whatsApp all’altro con una velocità impressionante.
Come Confcommercio provinciale, dunque, esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Iemmolo e al Gruppo Inventa e lo stesso facciamo nei confronti di chi si sia trovato alle prese con situazioni del genere. Al contempo condanniamo questi atteggiamenti che mettono alla gogna le persone e le aziende. Sembra di essere tornati al tempo degli untori. Solo che, adesso, la rapidità con cui si diffondono le notizie è data dall’utilizzo dei dispositivi elettronici che accelerano il percorso in men che non si dica. Come associazione di categoria, a tutto questo non ci stiamo e condanniamo con forza questo modo di fare”.