Roma – Il bonus bici 2020 da 500 euro e ritardi nei rimborsi ad agosto. Il bonus bici, secondo le ultime notizie e dopo il decreto attuativo del 7 e 8 agosto, non sarà operativo prima di fine agosto. Il portale del ministero dell’Ambiente infatti ha dei ritardi sia per la procedura attuativa complessa sia per intoppi nel percorso del provvedimento. Lo stop più lungo è stato dovuto al braccio di ferro tra il ministero dell'Ambiente e quello dei Trasporti. Alla fine è passata la tesi dell’Ambiente sulla necessità (per avere diritto a uno dei bonus più attesi del dl Rilancio) dello scontrino parlante, il documento che specifica la natura dei beni acquistati e riporta il codice fiscale del compratore.
Il decreto attuativo è rimasto fermo però al Mit (fautore del semplice scontrino) per 23 giorni, prima di essere sbloccato il 16 luglio. Per poi passare all’esame di Mef e Mise, la cui firma è arrivata il 24 luglio. Ma non basta. Perché per arrivare alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto ha bisogno del via libera della Conferenza permanente Stato Regioni delle regioni, previsto, a meno di imprevisti, nella prossima seduta in calendario: quella del 6 agosto. Con la pubblicazione in Gazzetta tra il 7 e l’8 agosto, ci sarebbero in teoria altri 60 giorni a disposizione del ministero dell’Ambiente per mandare online il portale, ma l'indicazione che arriva dal dicastero è di essere operativi entro fine mese. Il portale risulta infatti già pronto, ma serviranno un paio di settimane per consentire ai commercianti di registrarsi e di testare il portale.
Anche perché le risorse a disposizione, per quanto incrementate, sono limitate. E si vuole a tutti i costi evitare che il sistema possa andare in tilt il primo giorno a causa del boom di domande per accedere al bonus, riservato ai residenti delle città metropolitana e dei comuni con più di 50mila abitanti. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa assicura che «i fondi ci sono per tutti». E specifica: «Avevo previsto 120 milioni di euro come stanziamento, ma siamo arrivati a 210 milioni perché il Parlamento ha intuito che c’era una grande voglia di acquisti, e quindi ho aumentato il plafond».
I fondi però potrebbero lo stesso non bastare. Secondo stime di Ancma (Associazione nazionale ciclo, motociclo e accessori), nelle prime settimane dalla fine del lockdown le vendite di bici “normali” hanno subito un'impennata del 60%, che equivarrebbe a 130 milioni di euro di bonus già “prenotati”, a cui vanno aggiunti quelli per le e-bike, i monopattini e tutti gli altri mezzi (o servizi in sharing) ammessi.