BOLOGNA – Non una ripresa, ma un vero e proprio nuovo inizio. Così Marco Bernardi, presidente di Illumia, il primo family business italiano nel mercato retail di energia e gas, vede i prossimi mesi dopo l’emergenza sanitaria. ’’Abbiamo orientato – spiega Bernardi all’agenzia Italpress – ogni azione e decisione a gestire e monitorare i due aspetti più stressati durante questa emergenza nel settore elettrico: liquidità e consumi. La prima dovuta ad un aumento di insoluti derivante anche dall’interruzione temporanea dei distacchi prevista dall’Autorità per l’energia e la seconda causata dal lockdown di gran parte del segmento di clientela Corporate’’. Su entrambi i fronti – aggiunge – ’’la velocità e proattività con cui ci siamo mossi ha permesso di mettere in sicurezza l’azienda così da non aver ripercussioni rilevanti nei primi sei mesi. Il nostro payoff aziendale è da sempre ‘Start Everyday’, siamo abituati a ripartire ogni giorno, non è quindi un problema di ’’ripresa o ripartenza’’, ma un vero e proprio ‘nuovo iniziò’’. Durante il lockdown, però, in azienda ’’per evitare una perdita di visione d’insieme’’ si sono inventati il ‘Monday Updatè. Si tratta di un webinar settimanale con tutti i collaboratori in cui viene fatto il punto sull’andamento dell’azienda e sulle iniziative adottate, un format che ha ’’anche avuto alcuni ospiti d’eccezione da cui ci siamo lasciati ispirare’’, dice Bernardi, come il mister del Bologna Sinisa Mihajlovic e il gruppo musicale degli Stadio. Va nel segno della ripartenza anche la partnership con Helbiz per una piccola flotta di monopattini elettrici a disposizione dei dipendenti. Per Bernardi ’’è un piccolissimo inizio, ma segna una direzione precisa. Siamo abituati a testare ‘in prima personà i servizi che offriamo, per questo iniziamo da un progetto pilota interno, ma la volontà è quella creare una linea di business dedicata alla mobilità elettrica, in particolare quella ‘leggerà’’. Illumia come il Gruppo Tremagi, la holding che controlla le attività, vengono da un 2019 di buoni risultati e ora l’azienda è concentrata a bissare il successo dello scorso anno. Nel 2019, Tremagi ha chiuso con un fatturato pari a 917,31 milioni di euro, in rialzo rispetto ai 902,67 milioni del 2018, e ha registrato un incremento del 23% dei volumi venduti di gas. ’’Tutti i parametri – commenta Bernardi – sono migliorati grazie a iniziative puntuali e ben pianificate in tutti i reparti aziendali’’, raccogliendo così ’’i frutti della crescita professionale del nostro management’’. Per quanto riguarda il 2020, ’’ci piacerebbe chiudere in linea con le aspettative, abbiamo un pò di lavoro da recuperare a causa del Covid, ma è una sfida affrontabile’’. A febbraio, inoltre, Illumia ha ricevuto il Premio Industria Felix Emilia-Romagna quale ’’migliore impresa del settore Utility’’ per performance gestionale e affidabilità finanziaria. ’’A questo riconoscimento – sottolinea Bernardi – si aggiunge la conferma del Rating Cerved B1.1, ricevuto qualche settimana fa e che ci qualifica Investment Grade anche per il 2019 in un settore difficile come quello elettrico e, soprattutto, in un momento delicato come quello attuale’’. ’’La crescita per noi – spiega ancora – è più di un tentativo, deve essere una regola. In un mercato altamente concentrato in cui i primi tre operatori arrivano all’80% di share, sei obbligato ad aumentare di dimensione per non scomparire. Abbiamo un piano industriale solido che prevede un buon mix tra crescita organica e operazioni straordinarie. In questo momento abbiamo un paio di dossier che stiamo studiando e annunceremo di sicuro una nuova iniziativa entro la fine dell’anno’’. In casa Illumia c’è poi lo spin off Wekiwi, che in un solo anno ha fatto registrare un incremento del 137% del numero di clienti web rispetto all’anno precedente. ’’Oltre ad essere ormai una realtà affermata sul mercato, – commenta Bernardi – Wekiwi è un formidabile incubatore di idee, uno smart team staccato da Illumia, formato da 15 ragazzi. L’esperimento francese – conclude Bernardi – ha confermato questo trend in crescita con risultati molto incoraggianti, quindi non solo continueremo ad investire in Francia, ma stiamo già guardando a un altro paese europeo’’.