La santoreggia è una pianta officinale molto diffusa in Italia: in cucina è ottima per aromatizzare i cibi ma è anche ricca di proprietà benefiche, è antibatterica, antinfiammatoria, antiossidante, abbassa il colesterolo e fin dai tempi antichi è considerata una pianta afrodisiaca. La santoreggia da sempre è considerata un’erba dalle mille proprietà benefiche. Tra le tante proprietà benefiche, come evidenziato anche dagli esperti del gruppo Humanitas, quella di aiutare a tenere sotto controllo il colesterolo. Per questa proprietà, dobbiamo dire grazie alla presenza di fibre. Quando si parla della santoreggia, è il caso di citare numerosi altri motivi per cui vale la pena aggiungerla alla propria dieta. In questo novero è possibile citare la presenza di antiossidanti preziosi come la vitamina A, fondamentale per la bellezza della pelle e per l’efficienza della vista, e la vitamina C, amica del sistema immunitario.
La santoreggia è anche fonte di vitamine del gruppo B, per non parlare dei minerali. Per quanto riguarda questi ultimi, troviamo il calcio, il potassio, essenziale per la regolarità pressoria e di riflesso per la salute del cuore, ma anche il magnesio, il fosforo, il ferro e il sodio, oltre al manganese. La santoreggia – che può essere estiva e invernale, varietà che si contraddistingue per un sapore particolarmente intenso – è celebre anche per la sua efficacia battericida e fungicida. Nel caso specifico della santoreggia invernale, diversi studi parlano di suoi effetti positivi relativi alla vasodilatazione e allo stimolo della diuresi. Parlare dei benefici di questa popolarissima erba è importante. Ugualmente cruciale è mettere in primo piano anche le controindicazioni all’assunzione. Tra queste, è possibile citare la presenza di disturbi della coagulazione.
La santoreggia, infatti, può rallentare questo processo. Per quanto riguarda le sue interazioni con farmaci, è il caso di ricordare la capacità di influenzare l’azione di medicinali caratterizzati dalla presenza di litio. Se si ha intenzione di andare sul sicuro, la cosa giusta da fare prima di introdurla nei propri schemi alimentari è chiedere consiglio al proprio medico curante. Se non sussistono problemi, ci si può sbizzarrire in cucina utilizzandola per dare un tocco di sapore in più alle verdure saltate in padella o come ingrediente di una gustosa frittata. Da non dimenticare è anche la possibilità di renderla protagonista di salutari infusi.