Roma – Il bonus auto torna alla ribalta con l’articolo 74 del decreto di agosto. Il Decreto di agosto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale oltre a contenere misure per il rilancio dell’economia del Paese, prevede delle disposizioni che riguardano il settore dell’auto, rifinanziando gli incentivi per l’acquisto di auto nuove o usate e modificando le fasce di emissione del bonus. Si tratta di misure molto attese che prevedono lo stanziamento di nuovi fondi, poiché la tranche iniziale degli incentivi, pari a 50 milioni, si è esaurita nei primi otto giorni di operatività (1-8 agosto 2020). Grazie alla nuova dotazione di 410 milioni sarà quindi possibile proseguire l’opera di svecchiamento del parco auto circolante e congiuntamente rilanciare il mercato messo a dura prova dalla pandemia e dalla crisi economica che ne è seguita, consentendo l’acquisto di auto elettriche, ibride, ibride ricaricabili e anche diesel o a benzina (purché rispettino il limite di emissioni di 110 g/km di CO2).
Con il Decreto Agosto sono state modificate le fasce di emissioni del bonus. Nello specifico, restano invariate le prime due, ossia quella che va da 0 a 20 gr di CO2 per km e quella da 21 a 60, mentre la terza, che inizialmente era un’unica categoria (fino a 110 g/km CO2), è stata suddivisa in due fasce: 61-90 e 91-110 g/km. Rottamando un’auto di almeno 10 anni, e acquistandone una con emissioni di CO2 inferiori a 20 g/km (elettrica o ibrida plug in), si ha diritto ai 6.000 euro previsti dall’Ecobonus varato nel 2019 e ad ulteriori 4.000 euro: 2.000 euro di extra-bonus statale e 2.000 euro di sconto previsti dal venditore. Il totale ammonta a 10.000 euro, e scende a 6.000 euro senza rottamazione. Quali auto possono beneficiare dell’incentivo? A rispondere a questa domanda ci ha pensato il Ministero che ha chiarito che non c’è una lista chiusa delle auto che possono usufruire del bonus.
Per sapere se l’auto che vogliamo acquistare è soggetta all’incentivo, occorre chiederlo direttamente al venditore o alla casa costruttrice. A fare la differenza, infatti, sono infatti i parametri richiesti dalla normativa e che il veicolo deve soddisfare. Il Decreto Rilancio ha stabilito che le auto incentivabili devono essere nuove e con emissioni di CO2 non superiori a 110 g/km. Devono inoltre essere immatricolate in Italia nel periodo dal 1° agosto al 31 dicembre 2020 e con prezzo (comprensivo di optional ma esclusi Iva e messa in strada) inferiore a 40.000 euro per le auto a emissione di CO2 tra 0-20 e 21 – 60 g/km; e inferiore a 50.000 euro e quelle a emissione tra 61 e 110 g/km. Per quest’ultima fascia, la classe dell’auto non deve essere inferiore all’Euro 6 di ultima generazione.
E’ ancora valido anche il vecchio contributo Ecobonus per chi acquista tra il 1° marzo 2019 e il 31 dicembre 2021 auto nuove di fabbrica e con emissioni di CO2 non superiori a 60 g/km e sempre immatricolate in Italia, con prezzo inferiore a 50.000 euro. Auto Euro 6: incentivo di 3.500 euro: per chi acquista una nuova auto Euro 6 gli incentivi arrivano fino a 3.500 euro. L’emendamento (voluto dal Pd) al decreto Rilancio ha portato il bonus statale a 1.500 euro, al quale si aggiungono 2.000 euro di sconto fatto dal concessionario. Per ottenere l’incentivo, però, si deve rottamare un mezzo vecchio almeno di dieci anni. Diversamente, il bonus si dimezza a 750 euro (con 1.000 euro garantiti dal concessionario). Gli acquisti, rivolti ad auto con emissioni tra i 61 e i 110 g/km di CO2 e dal prezzo inferiore ai 40 mila euro (al netto dell’Iva), devono essere fatti tra il 1° agosto e il 31 dicembre 2020.
Auto elettriche e ibride: incentivo di 10 mila euro: se si decide di acquistare un’auto elettrica o ibrida con emissioni di CO2 tra 0 e 60 g/km, c’è l’ecobonus. Al quale si aggiunge un ulteriore contributo di 2 mila euro e altri 2 mila di sconto del venditore. Anche in questo caso bisogna rottamare una vecchia auto, diversamente il contributo si dimezza a 1.000 euro più i 1.000 euro della concessionaria. Nel dettaglio, sommando gli incentivi, le auto elettriche con emissioni tra 0 e 20 g/km di CO2 godono di aiuti fino a 10 mila euro se c’è la rottamazione e di 6.500 senza. Le auto ibride con emissioni tra i 21 e i 60 g/km di CO2, invece, hanno aiuti fino a 6.500 in caso di rottamazione e fino a 3.500 senza rottamazione. Sconto per l’usato (da Euro 0 o 3 a Euro 6): sconto fiscale per agevolare i passaggi di proprietà delle auto usate. Nel decreto Rilancio si legge che «le persone fisiche che tra il 1o luglio 2020 e il 31 dicembre 2020 rottamano un veicolo usato omologato nelle classi da Euro 0 a Euro 3 con contestuale acquisto di un veicolo usato omologato in una classe non inferiore a Euro 6 o con emissioni di CO2 inferiori o uguali a 60 g/km sono tenute al pagamento del 60 per cento degli oneri fiscali sul trasferimento di proprietà del veicolo acquistato».
Ancora però non è chiaro a quali oneri faccia riferimento e sarà l’Agenzia delle Entrate a spiegarlo. In un altro articolo viene specificato che «le persone fisiche che consegnano per la rottamazione, contestualmente all’acquisto di un veicolo con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 110 g/km, un secondo veicolo di categoria M1 (…), hanno diritto a un ulteriore incentivo di 750 euro, da sommare ai 1.500 euro già attribuiti al primo veicolo o, in alternativa, da utilizzare in forma di credito di imposta entro tre annualità per l’acquisto di monopattini elettrici, biciclette elettriche o muscolari, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione o sostenibile». Incentivi senza rottamazione: a partire dal 1° agosto, oltre alle novità già entrate in vigore lo scorso 22 luglio per l’acquisto di veicoli di categoria L con rottamazione (ciclomotori, motocicli e veicoli analoghi), al via anche i contributi per l’acquisto di veicoli senza dover consegnare il mezzo per la rottamazione. In questo caso, si legge sul sito del Mise, il contributo applicato sarà pari al 30% del prezzo di acquisto, fino a massimo 3.000 euro.