Roma, 20 ago. – “Oltre 12,5 milioni di esami diagnostici, 20,4 milioni di analisi del sangue, 13,9 milioni di visite specialistiche e 600mila gli interventi chirurgici sono stati cancellati, oltre un milione di ricoveri posticipati con liste di attesa che rischiano di arrivare a livelli insostenibili per un Servizio sanitario nazionale basato su equità e universalismo che tutto il mondo guarda con ammirazione. È un quadro che dimostra come il nostro Paese rischi concretamente di trovarsi di fronte a un'altra emergenza”. Così Filomena Maggino, presidente della Cabina di Regia 'Benessere Italia' presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, intervenendo alla tavola rotonda dal titolo 'Tempo di ripartire e tornare a curarsi: la salute non può aspettare', moderata dall'amministratore delegato di Doc Generici, Riccardo Zagaria, che si è svolta ieri nell'ambito del 41esimo Meeting di Rimini, in programma al Palacongressi della Fiera fino al 23 agosto.
“Abbiamo il dovere di affrontare questa paura con responsabilità- ha proseguito Maggino- infondendo fiducia a tutti i cittadini e rassicurandoli sullo stato di sicurezza dei nostri ospedali, dei nostri ambulatori, dei nostri studi medici, che hanno con coraggio e straordinaria abnegazione dimostrato in questi mesi quanto hanno a cuore la salute di tutti noi”.
Il benessere dei cittadini deve essere “al centro delle decisioni”, secondo Maggino, che poi ha fatto un esempio: “Entro 4 anni non saremo in grado di curare i bambini malati di diabete. La cura interviene quando la salute non c'è più. E invece dobbiamo intervenire prima- ha sottolineato- sulla consapevolezza dei cittadini, sul proprio stile di vita. Ci vuole una visione reticolare. Per questo la Cabina di Regia aveva fatto delle riflessioni sull'approccio sistemico, su come intervenire per mantenere la salute e non sulla cura che è successiva. Dobbiamo porre al centro delle decisioni le persone e l'ambiente che le ospita”.
Tornare a curarsi, rientrare negli ospedali per accedere a diagnosi e trattamenti “rapidamente e in assoluta sicurezza è possibile- ha spiegato la presidente della Cabina di Regia 'Benessere Italia'- Non bisogna infatti abbassare la guardia ed è fondamentale l'uso corretto dei dispositivi di protezione (che comprende anche il loro corretto smaltimento) come principio di libertà e rispetto per noi stessi e per gli altri. Questo è il messaggio che voglio lanciare a tutti. È un passaggio fondamentale per garantire salute e benessere a tutta la popolazione ed evitare così che la paura del contagio prenda il sopravvento. Il rischio, infatti, è quello di generare un'ulteriore crisi di salute pubblica dovuta all'interruzione di attività di prevenzione e trattamento, cruciali per tutti cittadini e per i numerosi pazienti che necessitano di cure regolari”.
Ridurre le diseguaglianze e garantire benessere ai cittadini è quindi “la missione della Cabina di regia 'Benessere Italia' che ho l'onore di presiedere- ha sottolineato Maggino- una sfida istituzionale e sociale alla quale non dobbiamo e non possiamo sottrarci. Una sfida che vede la salute pubblica al centro, ma che deve essere affrontata con un approccio integrato. Solo insieme, società, cittadini, istituzioni, si può affrontare”.
L'Italia, secondo Maggino, ha saputo “reagire alla fase più acuta della pandemia. Adesso ci prepariamo con lo stesso spirito ad affrontare qualsiasi tipo di scenario in autunno. Anche durante questi giorni di agosto occorre tenere fermo il principio di prudenza e il rispetto delle regole dettate dalle autorità sanitarie- ha sottolineato- Ma alla ripresa sarà altrettanto cruciale fare in modo che nessuno resti indietro sotto il profilo della diagnosi, cura e trattamento di qualsiasi patologia. Per questo bisogna anche ripensare ed investire sui servizi territoriali alla persona, che sono fondamentali”.
Il Governo, ha fatto poi sapere la presidente di 'Benessere Italia', si è “già impegnato per una drastica riduzione delle liste di attesa accumulate. Far leva però sul senso di fiducia è in prospettiva il migliore strumento affinchè trattamento, cura, prevenzione per tutti possano tornare a essere la normalità. Non possiamo permetterci proprio oggi di farci sopraffare dalla paura e abbassare l'asticella del diritto alle cure. Altrimenti avremo forse vinto solo la prima battaglia- ha concluso- ma la nostra comunità soffrirà le conseguenze di una sconfitta più pesante”.