E' morto a Modena il giornalista e scrittore Arrigo Levi. Aveva compiuto 94 anni lo scorso 17 luglio. E' stato corrispondente del 'Corriere della Sera', ha lavorato in Rai, e poi è diventato inviato di 'La Stampa', quotidiano che ha anche diretto. Dal '98 al 2013 è stato consigliere delle relazioni esterne del Quirinale sotto le presidenze prima di Carlo Azeglio Ciampi e poi di Giorgio Napolitano. Membro di un'agiata famiglia della comunità ebraica – costretta alla fuga in Argentina dopo l'emanazione delle leggi razziali da parte del regime fascista – la lunga carriera giornalistica di Arrigo Levi inizia nel paese sudamericano: a Buenos Aires è direttore di 'Italia Libera', organo antifascista dell'emigrazione italiana.
Rientrato in Italia, dal 1946 al 1948 è direttore della 'Gazzetta di Modena'; dal 1951 al 1953 è corrispondente da Londra per la 'Gazzetta del Popolo'; dal 1953 al 1959 è corrispondente da Roma per il 'Corriere di Informazione'. Dal 1960 al 1966 è a Mosca come corrispondente prima del 'Corriere della sera' e in seguito di 'Il Giorno'. Dal 1966 al 1968 è conduttore del telegiornale Rai. Dopo essere stato inviato speciale dal 1969 al 1973 per 'La Stampa', dal 1973 al 1978 è redattore capo sempre a 'La Stampa' e 'Stampa sera'. Dal 1979 al 1983 cura la rubrica dei problemi internazionale del 'Times'. Nel 1988 diviene capo editorialista del 'Corriere della sera'. Numerosi e di successo i programmi televisivi della Rai che lo vedono protagonista in veste di conduttore o giornalista: 'Tam tam' (1981), 'Punto sette', 'Punto sette, una vita' e 'Tivù tivù' (1982-1987).
E ancora, il programma settimanale Rai 'I giorni dell'infanzia' (1993), 'Emozioni Tv' (1995) e 'Gli archivi del Cremlino' (1997) di cui è anche autore con Raffaello Uboldi. Nel 1999 conduce su RaiUno 'C'era una volta la Russia'. Tra i suoi tanti libri e saggi figurano: 'Il potere in Russia da Stalin a Brezhnev' (1965), 'Viaggio fra gli economisti' (1972), 'Il comunismo da Budapest a Praga', 'Ipotesi sull'Italia' (1983), 'La Dc nell'Italia che cambia' (1984), 'Intervista sulla Dc' (1986), 'Noi: gli italiani' (1988), 'Yitzhak Rabin. 120 giorni per la pace, Le due fedi' (1996). Nel 1987 Levi è stato insignito del Premio Trento per il giornalismo, nel 1995 del Premio Luigi Barzini come miglior corrispondente dell'anno, nel 2001 del Premio Ischia Internazionale di Giornalismo.
Tra i suoi incarichi più recenti, dal 1998 al 15 maggio 2013 Levi è stato consigliere per le relazioni esterne del Quirinale, prima con il presidente Carlo Azeglio Ciampi e poi con Giorgio Napolitano.