Ragusa – Questa mattina sit-in dei lavoratori della Sanità privata anche a Ragusa, così come in tutto il territorio nazionale, davanti la sede della Prefettura, per il mancato rinnovo del contratto della sanità privata. La protesta è stata determinata dalla mancata ratifica del Ccnl di cui alla pre-intesa del 10 giugno scorso da parte di Aiop ed Aris. Immediatamente dopo la mancata ratifica, Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl hanno formalizzato lo stato di agitazione, avviando le procedure per la proclamazione dello sciopero nazionale, oltre ad avere preparato un calendario di iniziative territoriali. Una tra queste è quella tenutasi stamani dinanzi alla sede della Prefettura. Al prefetto è stato consegnato un documento in cui si illustrano, nel dettaglio, le ragioni della protesta.
Alla protesta di questa mattina anche i segretari generali di categoria dell’area iblea, rispettivamente Nunzio Fernandez, Daniele Passanisi e Franco Rocca. “In questo scenario – avevano già affermato i tre segretari all’unisono – diventa insopportabile che le singole Ausl procedano con accordi nei confronti del privato accreditato, lo stesso che si rifiuta di sottoscrivere il Ccnl per i propri dipendenti. Per questo riteniamo che, nell’ambito di questo percorso, sia utile non solo protestare nei confronti dei datori di lavoro ma sensibilizzare i cittadini sulle ragioni di una vertenza che vede, dopo un lungo percorso, ancora una volta, i datori di lavoro della sanità privata assumere un atteggiamento di ricatto non solo nei confronti dei lavoratori ma anche delle istituzioni.
Proprio a queste ultime, chiediamo di prendere una posizione a tutela dei diritti dei lavoratori ma anche degli interessi della collettività, agendo in modo inequivocabile sia sospendendo gli aumenti tariffari a chi non adegua i tabellari sia revocando gli accreditamenti a chi, pur quotato in borsa, specula sul salario dei lavoratori”.