Ragusa – Cinque giorni sono dovuti trascorrere perchè all’ordinanza sindacale che emanavail divieto di balneazione per inquinamento nella cosiddetta ‘spiaggia degli americani’ di Marina di Ragusa facesse seguito l’installazione del relativo cartello. Cinque giorni in cui ignari cittadini e turisti, molti con bambini a seguito, continuassero a bagnarsi nelle acque della graziosa spiaggia sottostante la villetta all’altezza della rotatoria da cui inizia la strada per Donnalucata. La vicenda e la relativa tempistica sono stati oggetto di una nota stampa del capogruppo m5 Sergio Firrincieli, a nome di tutti i consiglieri pentastellati.
Nota stampa datata 22 agosto e in cui Firrincieli riferisce “ho effettuato un sopralluogo, ieri pomeriggio (il 21 agosto dunque n.d.r.), lungo la Spiaggia degli americani e ho potuto appurare, con mio grande dispiacere, che, a distanza di cinque giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza del sindaco, nessun cartello attestante il divieto di balneazione era stato apposto. E molte persone, in questi cinque giorni, hanno fatto il bagno lungo il tratto di litorale in questione, mettendo a rischio la propria salute”. L’ordinanza del sindaco Cassì era stata diffusa alla stampa il 17 agosto alle 16,22 mentre il cartello di divieto, secondo quanto riferisce Firrincieli, non era stato ancora apposto nel pomerigigo del 21. Insomma un bel lasso di tempo difficile da spiegare e soprattutto gustificare.
Poi il capogruppo 5 stelle prosegue “proprio ieri ho parlato con alcuni turisti di Palermo che erano entrati in acqua e che, naturalmente, nulla sapevano del divieto così come anche alcuni ragusani. Il sindaco è convinto che tutti debbano avere internet o Facebook e che tutti seguano la sua pagina social. E, invece, come purtroppo abbiamo appurato e come era facile immaginare, non è così. Addirittura, alcuni cittadini mi hanno riferito di avere contattato, ieri mattina, gli uffici competenti che hanno confermato il tenore dell’ordinanza. Ancora una volta, è fin troppo evidente l’approssimazione dell’amministrazione comunale nell’approcciarsi a diverse questioni. In questa circostanza, tutto ancora più grave perché parliamo di una questione di vitale importanza”.
Ed infine non può che seguire la valutazione politica “avevamo chiesto al sindaco di riferire alle opposizioni che cosa è accaduto, di convocare i capigruppo per illustrare agli stessi la gravità della problematica. E, invece, il sindaco ha scelto di non considerare le opposizioni, di rimanere abbarbicato sul proprio piedistallo, ignorando bellamente le stesse. E, però, quando c’è di mezzo la salute dei cittadini, tutto ciò non è accettabile. Il sindaco stesso, a questo punto, anche nella qualità di delegato all’Ambiente, sarebbe potuto intervenire personalmente, scendere in campo con un pennarello per segnalare la situazione di pericolo, invece di lasciare tutto scoperto per cinque giorni.
Ieri ho formalizzato la mia denuncia alla polizia locale, dopo avere realizzato un video sui social per evidenziare questa grave anomalia, e, guarda caso, ieri sera sono stati collocati alcuni cartelli. C’è voluta tutta questa mobilitazione per concretizzare un passaggio che, invece, si sarebbe dovuto consumare in automatico”. (da.di.) (Foto repertorio)