Ragusa – “Un triste primato, che deve indurci a una riflessione collettiva. E’ quello della città di Ragusa che guida, come capofila, in termini di contagi Covid 19, gli altri centri dell’area iblea. Un record, purtroppo negativo, non solo rispetto a marzo-aprile del 2020 ma soprattutto con riferimento all’attualità”. E’ quanto affermano i consiglieri comunali del Pd di Ragusa Mario Chiavola e Mario D’Asta evidenziando che nella città di Ragusa, stando ai numeri diffusi nelle ultime ore, si registra un caso di contagi su due rispetto al dato complessivo. Ma ecco le cifre, le ultime disponibili, che si spera non lievitino ulteriormente. Ragusa con 45 casi (quasi il 50%), Modica con 10 casi (poco più del 10%), Ispica con 10 casi (poco più del 10%), Pozzallo con 9 (circa il 10%), Scicli con 8 casi (circa il 9%), Vittoria con 8 (circa il 9%), Monterosso con 1 caso (circa l’1%).
E, ancora, Santa Croce Camerina, Giarratana, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Acate con 0 casi. “Ben si evidenzia – aggiungono i rappresentanti dem – come a guidare la classifica non dei migliori dati turistici, o economico produttivi, ma quella concernente i casi di positivi sul coronavirus sia la nostra Ragusa, la nostra comunità, la nostra città. Qualcuno potrebbe sostenere che a Ragusa c'è il più alto numero di cittadini in provincia. E’ vero, ma di certo la percentuale dei cittadini in provincia (circa 73.000 su 320.000) equivale al 23. Quindi, al di là di ogni raffronto, l’incremento percentuale assoluto è comunque consistente. La percentuale di contagi è ovviamente cresciuta dopo Ferragosto. Forse qualcosa è stato sbagliato, forse. Quindi ben si capisce che qualche errore sia stato commesso.
Ben si capisce come non può essere esclusa come causa la superficialità di questa amministrazione che ha agito senza cognizione di causa, senza una linea chiara e decisa. Probabilmente avere preso le distanze da tutti gli altri sindaci, con scelte in discontinuità con tutte le altre istituzioni comunali, ci sta facendo pagare un prezzo che i ragusani non avrebbero affatto voluto pagare. Adesso, il coronavirus ci sta presentando il conto. E speriamo sempre che questi contagi non si allarghino a macchia d’olio. Purtroppo, nella nostra città si è scelto di abbassare la guardia e, adesso, ne stiamo piangendo le conseguenze”.