Ragusa – “Riteniamo che Cassì si sia occupato della vicenda riguardante l'inquinamento nel tratto di mare antistante la cosiddetta Spiaggia degli americani in modo precario”. Dunque non fanno sconti al primo cittadino i consiglieri 5 stelle sulla vicenda del divieto di balneazione nella spiaggia degli americani, divieto prima emanato seppur i relativi cartelli fossero apparsi dopo 5 giorni, poi revocato perchè i valori delle acque erano tornati nella norma e poi nuovamente emanato. La vicenda viene così riassunta in una nota dei consigieri pentastellati “già il 20 agosto il nostro capogruppo, Sergio Firrincieli, aveva interloquito con l’assessore ai Lavori pubblici, Gianni Giuffrida, chiedendo lumi sulla delicata questione.
Quest’ultimo aveva chiarito che il problema è legato allo spostamento, forse dovuto alle correnti o ad altra causa da appurare, delle giunzioni delle condutture del depuratore che ha provocato, e continua a provocare, la fuoriuscita di liquami. Il problema non poteva rientrare se non dopo l’intervento di sommozzatori per la riparazione del pesante guasto. Un intervento, dunque, che, essendo la stagione ormai in corso, si sarebbe dovuto programmare al più presto durante il mese di settembre, proprio per la complessità dello stesso”. Quindi i 5 stelle del comune di Ragusa proseguono “ecco perché, nonostante la rilevazione positiva dei valori nei giorni scorsi, a cui ha fatto riferimento la revoca dell’ordinanza del 25 agosto scorso il divieto di balneazione non andava soppresso.
Cassì, infatti, sapeva che il guasto alla conduttura era serio e che non si sarebbe potuto certo sanare senza interventi esterni. E' bastato appena qualche giorno per avere la prova di quello che temevamo e mettere, dunque, il sindaco di fronte a una responsabilità politica e sanitaria pesantissima. Ieri, dunque, è arrivata la nuova ordinanza con divieto di balneazione perché i liquami, continuando a fuoriuscire, sono tornati ad inquinare il tratto di costa circostante. Sul piano politico, dunque, una bocciatura senza appello rispetto a un modus operandi a nostro modo di vedere gravissimo. Denunciamo, inoltre, il fatto che si è messa a rischio l'incolumità delle persone ed ecco perché chiediamo alle autorità competenti di verificare la gravità dell’accaduto, accertando fatti e responsabilità”.
Ed in proposito i consiglieri di opposizione non mancano di ricordare che “il sindaco è la principale autorità sanitaria della nostra città. Ma a lui sembra non interessare niente se i suoi concittadini o i turisti fanno il bagno nei liquami”. Immediata la risposta del sindaco Peppe Cass’ che riportiamo integralmente “vista la polemica sollevata dai consiglieri grillini, sono costretto a tornare sulla questione del nuovo divieto di balneazione per la “Spiaggia degli americani” per ribadire quanto già spiegato, onde evitare speculazioni: da giorno 20 agosto i valori delle acque erano tornati nella norma; il monitoraggio è costante e al primo segnale di irregolarità abbiamo emesso un nuovo divieto. Dichiarare su tutti i giornali che a Marina “i cittadini e i turisti facevano il bagno nei liquami” è non solo falso, come riscontrabile dai dati delle analisi, ma rappresenta anche un grave danno d’immagine per il territorio e per chi lavora e vive di questa.
Accecati dal livore non si rendono conto del danno che fanno alla città.” Ed immancabile la controreplica dei 5 stelle, come loro costume di non tenersene una, ed affidata al capogruppo Sergio Firrincieli “ci dispiace che Cassì l’abbia buttata in polemica, ma del resto non è la prima volta, invece di rispondere nel merito della questione agli interrogativi sollevati. A noi interessa il benessere e la salute dei cittadini. Degli slogan non ce ne facciamo alcunché e neppure dell’accentuazione del litigio politico. Servono risposte, precise e puntuali, che, invero, il sindaco non ha ritenuto opportuno dare”. (da.di.)