Roma – La dieta del digiuno a giorni alterni fa veramente dimagrire? Fa bene o male alla salute? La dieta del digiuno a giorni alterni, nata negli Stati Uniti ma popolarissima anche in Europa, produrrebbe risultati in realtà simili a quelli delle diete più tradizionali. A sostenerlo è uno studio condotto all’università dell’Illinois a Chicago su un centinaio di obesi, divisi in due gruppi, ha osservato dopo un anno, un dimagrimento del 5.3% del peso corporeo, tra chi aveva seguito un regime alimentare tradizionale, ossia che limita quotidianamente il numero di calorie assunte. Per chi aveva scelto la dieta del digiuno a giorni alterni, ossia un giorno si mangia normalmente mentre l’altro non più di 500 calorie, il dimagrimento era stato pari al 6% del peso corporeo.
Lievemente di più. Ma il dato più significativo è stato questo: il tasso di volontari che ha smesso questa dieta perché troppo dura è stato pari al 38%, contro il 29% degli abbandoni tra chi ha seguito le diete più comuni. L’analisi è pubblicata su “Jama of Internal Medicine”. Al di là del nome, la dieta del digiuno a giorni alterni non prevede veri e propri digiuni. Nella dieta del digiuno a giorni alterni è in realtà consentito mangiare normalmente per 5 giorni a settimana, effettuando una forte restrizione calorica negli altri due giorni, che non devono essere consecutivi. Nel periodo di pausa, è fissato un limite massimo di 500 calorie per le donne e di 600 per gli uomini.
Ecco un esempio di menù della dieta a giorni alterni. Queste possono essere assunte in tre piccoli pasti, oppure divise tra colazione e cena. Un esempio di menù da 500 calorie suddiviso in tre pasti, può prevedere a colazione un vasetto di yogurt magro, con 50 g di mirtilli freschi, una tazza di tè non zuccherato con un goccio di latte; a pranzo, 250 g di cavolfiore lesso con 2 cucchiai d’olio d’oliva; a cena, 200 gr di nasello alla griglia, 50 g di insalata scarola con 2 cucchiai d’olio, sale e limone. Durante il giorno è importante bere molta acqua oppure infusi e tisane, naturalmente senza zucchero. Nei giorni in cui si mangia normalmente, invece, tutto è concesso, anche se è importante non lasciarsi andare troppo e cercare di mangiare sano, evitando cibi spazzatura.
Benefici e controindicazioni della dieta del digiuno a giorni alterni. Oltre all’obiettivo di perdere peso, secondo i sostenitori di questo regime alimentare, questo tipo di dieta può migliorare le funzioni cerebrali, proteggere dalla demenza e dall’Alzheimer e diminuire il rischio di sviluppare malattie croniche come il diabete. Tuttavia, le prove di efficacia della dieta del digiuno a giorni alterni rispetto ad altri tipi di regimi alimentari ipocalorici sono insufficienti. Inoltre, non sono da prendere sotto gamba gli effetti collaterali: saltare i pasti potrebbe procurare vertigini, mal di testa, difficoltà di concentrazione e irritabilità, andando ad influire negativamente sulle attività quotidiane. Non tutti si adattano ad una strategia di questo tipo e una restrizione calorica così severa, anche se applicata a giorni alterni, richiede un’attenta valutazione dello stato di salute. Nelle giornate di quasi-digiuno l’introito di proteine, carboidrati e altri importanti fattori nutritivi, come calcio, fibre e antiossidanti è del tutto inadeguato, e questo può comportare dei rischi, specie a medio e lungo termine. A dover evitare questo tipo di diete sono soprattutto donne in gravidanza e in fase di allattamento, adolescenti e anziani, diabetici o chi soffre di insufficienza renale, epatica o cardiaca.