Comiso – Ieri, venerdì, 4 settembre i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Comiso hanno proceduto all’arresto nei confronti di un giovane tunisino, M.A. diciannovenne, colto nella flagranza del reato di furto. In particolare, un’agente del locale Commissariato, intorno alle 13.35, dopo aver concluso il turno di servizio, lasciava il proprio veicolo in sosta, non chiuso a chiave, a pochi metri dall’ingresso di un esercizio commerciale. Poco dopo, dall’interno del negozio, notava la portiera della propria auto aperta ed una persona dentro l’abitacolo intenta a rovistare; l’agente bloccava l’uomo che, nel frattempo, aveva già afferrato lo zaino contenente un tablet ed altri effetti personali e stava per allontanarsi; successivamente, dopo aver richiesto l’ausilio della volante, il malfattore veniva condotto presso gli Uffici di Polizia gli adempimenti di rito.
Poco dopo un cittadino si recava al Commissariato riferendo di aver subito un furto, poco prima delle ore 12:30, avvenuto con le stesse modalità di quelle del furto patito dal poliziotto. A supporto della propria denuncia, la vittima produceva un supporto magnetico contenente le immagini tratte da una telecamera di videosorveglianza che immortalavano le fasi salienti dell’evento delittuoso e dalle quali si desumeva trattarsi dello stesso autore del furto commesso poco dopo ai danni dell’agente. Di fronte all’evidenza dei fatti M.A. confermava di essere l’autore di tale ulteriore furto e forniva precise indicazioni che consentivano di rinvenire tutta la refurtiva sottratta alla vittima, alla quale veniva successivamente riconsegnata.
Alla luce di tali evidenze, il soggetto veniva tratto in arresto in flagranza per il reato di furto e, su disposizione del PM di turno, condotto presso la casa circondariale di Caltagirone a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.