Roma – Il bonus bancomat da 300 euro previsto dal Governo per limitare l’uso di contanti e combattere l’evasione fiscale verrà erogato sotto forma di credito d’imposta. Ma vediamo cos’è e come funziona questo bonus? Il bonus bancomat da 300 euro è pari al 30% delle spese sostenute per offrire la possibilità di pagare con bancomat, carta di credito o altre forme digitali; può essere usato solo in compensazione; si dovrà comunicare entro il 20° giorno del mese successivo rispetto a quello in cui sono state corrisposte le spese bancarie; per rientrare tra i beneficiari occorrerà aver guadagnato meno di 400 mila euro da “attività di impresa, arti o professioni”. Il governo ha confermato la volontà di avviare, dal 1° dicembre 2020, il suo piano cashback.
Si tratta del punto di forza di un suo progetto più ampio che prevede la diminuzione consistente dell’uso del contante a beneficio dei pagamenti con bancomat e carta di credito, così da limitare sensibilmente l’evasione fiscale. Lo stesso premier, Giuseppe Conte, ha incontrato i principali soggetti dell’universo dei servizi di pagamento in Italia: da Intesa Sanpaolo a Postepay, da American Express a Unicredit, fino a Satispay. A parlare del bonus cashless o piano cashless anche Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia. Il titolare del Mef ha sottolineato come sia una grande leva per combattere l’evasione fiscale. In effetti è una priorità di questo governo, il presidente del Consiglio lo aveva già anticipato a metà giugno, al termine degli Stati generali.
Da allora sono stati compiuti passi importanti: dal 1° luglio è previsto il credito d’imposta del 30% delle commissioni addebitate ai commercianti e professionisti per le transazioni fatte con carte di credito, di debito o prepagate e altri strumenti tracciabili; dalla fine di luglio, dopo un accordo stretto con Bancomat, Mastercard e Visa, è stato stabilito che a partire dal 2021 si alzerà la soglia per i pagamenti contactless senza pin in Italia: dagli attuali 25 euro si salirà a 50 euro. Secondo le ultime informazioni il bonus cashless potrebbe partire dal 1° dicembre. Le operazioni dovranno essere rendicontate attraverso PagoPa, la piattaforma della pubblica amministrazione, ma non solo.Le informazioni dovranno passare per l’Agenzia delle entrate visto che la posizione di Conte è puntare sugli incentivi, quindi sul cashback: secondo gli operatori che hanno incontrato il premier, si ipotizza che per spese sostenute attraverso carte di credito o pagamenti elettronici da 3 mila euro complessivi in su possa scattare un credito a favore del consumatore pari al 10%.
Da decidere, ancora la forma che avrà il credito erogato (se cash o altro). Ci sarà anche un numero minimo di operazioni da effettuare, questo per incentivare i microconsumi.