Ragusa – Il Sindaco Peppe Cassì ha effettuato nei giorni scorsi un sopralluogo nella zona del centro storico di Ragusa superiore compresa tra il City, via Mario leggio e SS. Salvatore, per definire una serie di interventi atti a contrastare la particolare situazione di degrado che si registra in tale aree. Ecco quanto ha dichiarato “Nei giorni scorsi ho voluto fare personalmente un sopralluogo nella zona tra via Mario Leggio, via SS. Salvatore e il City ed oggi ho incontrato una rappresentanza di commercianti e residenti in Municipio. La situazione è chiara: è palese che ci siano degli atteggiamenti inaccettabili da parte di determinate persone, che si fanno sempre più sfacciati a ogni ora del giorno.
Al sopralluogo ho voluto con me dirigenti e funzionari, affinché ogni Settore del Comune si occupi tempestivamente di effettuare tutti gli interventi necessari per contrastare il degrado: potenziamento di video sorveglianza e illuminazione, potatura delle alberature per evitare che ci siamo angoli ciechi, controlli incrociati sugli affitti in nero, potenziamento dei controlli su abbandono rifiuti e deiezioni dei cani con il sistema di fototrappole già avviato e con l’ausilio delle Guardie ambientali che presto entreranno in servizio. Necessario anche un maggiore presidio da parte delle Forze dell’Ordine; a tal fine il Prefetto, sempre sensibile al tema, ha convocato un Comitato per l’ordine e la sicurezza mercoledì 23 settembre.
Non possiamo permetterci che si diffonda uno scoraggiante senso di impunità. Ma a parte il presidio e i controlli, la vivibilità della zona migliora se gli spazi si animano”. La questione del degrado del centro storico era stata nuovamente posta giorni fa dal presidente comunale di Confcommercio Danilo Tomasi che aveva denunciato “numerosa ed esagerata la presenza di gente ubriaca con schiamazzi continui per non parlare di spaccio a vista d’occhio, come se tutto ciò fosse la normalità. I nostri associati vedono cittadini impauriti, incapaci di intervenire (anche perché tutto ciò non rientra nelle loro competenze), addirittura famiglie che non possono permettersi di fare uscire i propri figli da soli per strada, turisti che scappano e attività commerciali che si spostano in cerca di aree decisamente migliori. Piazza San Giovanni, via Salvatore, via Mario Leggio e zona City: sono queste le zone a rischio, dove ha vita facile chiunque intenda creare scompiglio.
Per non parlare della sporcizia, con marciapiedi che giornalmente ritroviamo pieni di urina e sacchi della spazzatura abbandonati in tutti gli angoli delle strade, verosimilmente lasciati dai numerosi abusivi presenti nelle varie abitazioni”. E anche il consigliere di maggioranza del Gruppo CasSìndaco Daniele Vitale aveva auspicato “il forte e accorato appello lanciato nei giorni scorsi della sezione cittadina di Confcommercio, e ripreso dall’assessore ai Centri storici e alla polizia locale, Ciccio Barone, deve responsabilizzarci tutti a creare un’azione di sensibilizzazione corale affinché si possa fare sempre di più e meglio per la tutela dell’ordine pubblico”.
Vitale dopo aver ricordato che “l’attuale amministrazione sta cercando di imbastire un piano d’azione specifico che, ovviamente, non può garantire soluzioni a brevissimo termine” aveva tracciato un quadro a tinte fosche della situazione “si parla di episodi di inciviltà e di vandalismo che sfiorano la pubblica incolumità, si parla di spaccio che diventa una cosa insopportabile perché parliamo di mercanti di morte ai danni dei nostri figli. Una cosa a dir poco tremenda. Bene ha fatto Confcommercio a sollevare in maniera così precisa la questione, altrettanto bene ha fatto l’assessore Barone a illustrare nel dettaglio che cosa si sta facendo e a chiarire, però, che da soli non si potrà andare lontani perché è necessario il supporto concreto ed effettivo, ancora di più rispetto al passato, delle forze dell’ordine.
Dobbiamo tutti dare il massimo per riuscire a centrare un obiettivo che, secondo me, è assolutamente alla portata. A patto, però, che si riesca ad andare avanti in maniera sinergica”. (da.di.)