Monterosso Almo – E’ stata una festa patronale diversa dalle altre, con caratteristiche differenti rispetto alla tradizione a cui i devoti e i fedeli erano abituati. Ma non per questo meno intensa. Anche in questa edizione, seppur condizionata dalle restrizioni dettate dall’emergenza sanitaria, i monterossani hanno avuto l’opportunità di manifestare tutto il proprio attaccamento nei confronti della loro regina e patrona, Maria Santissima Addolorata, perpetuando una filiazione che va avanti già dalla metà del Diciassettesimo secolo. Dopo la giornata dedicata ai portatori e ai devoti, quella di sabato, ieri i festeggiamenti sono andati in archivio con la speciale ricorrenza dedicata alla Vergine. Il giorno della solennità dedicata all’Addolorata, oltre alle presenze contingentate in chiesa, è stata seguita dai fedeli sulla pagina Facebook “Comitato festeggiamenti patronali Maria Ss. Addolorata Monterosso Almo”.
Già sin dal mattino si è subito potuta respirare l’aria della festa, con lo sparo di 21 colpi a cannone e con il giro della banda cittadina “Vincenzo Bellini” per le vie del paese. La solenne celebrazione eucaristica antimeridiana è stata presieduta da don Gaetano Noto che ha avuto modo di mettere in rilievo la grande attenzione che l’intera comunità nutre nei confronti della propria Patrona. Subito dopo, a conclusione, l’esecuzione di marce sinfoniche sul sagrato della chiesa Madre ha dato il senso dell’attenzione che tutti i monterossani rivolgono a questa particolare celebrazione. Nel primo pomeriggio, poi, invece della tradizionale “cena”, c’è stata la raccolta di generi alimentari da destinare alle persone bisognose.
La solenne celebrazione eucaristica vespertina è stata, invece, presieduta dal vescovo di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta. Un momento solenne, in cui il presule ha ribadito lo speciale legame tra i monterossani e l’Addolorata. Un momento reso ancora più solenne dall’atto di consacrazione della città alla santa patrona da parte del sindaco di Monterosso, Salvatore Pagano. A conclusione, canti e preghiere tradizionali in onore della Vergine. Da mettere in evidenza, che è stato tributato un doveroso ricordo in memoria di Paolo Tavano, presidente dell’associazione Amici del Presepe, scomparso di recente, definito amico di tutti. Un momento commovente animato da fedeli e devoti.
A mezzanotte in punto, poi, in programma la chiusura della chiesa Madre e la conclusione dei festeggiamenti. Il comitato della festa e il parroco, l’arciprete Giuseppe Antoci, hanno voluto ringraziare gli enti locali, le forze dell’ordine, gli sponsor e tutte le persone che hanno sostenuto l’appuntamento. Da sottolineare, altresì, che l’impresa ecologica Busso Sebastiano, la ditta che gestisce il servizio di igiene ambientale in paese, ha dato una mano concretizzando un’azione di pulizia straordinaria tutt’attorno alla chiesa, comprese una serie di attività igienizzanti quanto mai opportune in un periodo storico come quello attuale.