Apertura anche a Ragusa dell’anno scolastico nelle scuole primarie e secondarie di primo grado all’insegna dell’ottimismo e della seppur necessaria cautela. Il sindaco Peppe Cassì e l’assessore alla pubblica istruzione Giovanni Iacono hanno visitato l’Istituto Comprensivo Statale “Quasimodo” di via Ettore Fieramosca e la Scuola Statale “Mariele Ventre” di via Piccinini accolti rispettivamente dai dirigenti scolastici Leonardo Licata e Deborah Consoli. Nel corso dell’incontro Cassì e Iacono hanno voluto portare il saluto dell’Amministrazione comunale a tutto il personale docente e non docente ed agli alunni augurando loro buon lavoro. Nel corso degli incontri nelle due scuole, si è avuto modo di verificare come siano state messe in atto tutte le misure anti COVID-19, tra le quali rientrano l’apposito distanziamento dei banchi nelle aule e la segnalazione dei percorsi da seguire sia in entrata a scuola fino al raggiungimento delle classi che il tragitto per l’uscita dall’istituto a fine lezioni.
Ai dirigenti scolastici il sindaco Cassì e l’assessore Iacono hanno rivolto il plauso per il lavoro svolto che ha consentito di potere avviare nel migliore dei modi il nuovo anno scolastico che richiederà tutte le attenzioni e cautele necessarie per evitare problemi di natura sanitaria. Da segnalare poi l’iniziativa del consigliere Carmelo Anzaldo che ha voluto proporre una propria riflessione ricordando che “ci vorrà un grande senso di responsabilità da parte di tutti considerato il momento storico che stiamo vivendo”. Anzaldo ha evidenziato che l’amministrazione comunale ha fatto di tutto per adeguare le strutture alle misure anti Covid. Ma ha anche sottolineato che “in pochi, però, hanno parlato di loro, dei nostri figli, degli studenti, piccoli e grandi che siano.
Studenti che sono stati lontani da fine febbraio dalla quotidianità della classe, dalle piccole ansie e dalle soddisfazioni, fra un'interrogazione nella materia più ostica e una verifica superata alla grande”. Il consigliere comunale non si nasconde che “oggi, i nostri figli troveranno una scuola cambiata. O meglio, dovranno viverla in un modo inedito: in classe non ci sarà il compagno di banco e la mascherina dovrà essere un accessorio imprescindibile, per la loro sicurezza e anche per quella dei genitori e dei nonni. Io mi fido di loro: so che, durante la ricreazione, giocheranno e scherzeranno insieme, come hanno sempre fatto e come è giusto che sia, ma adottando le dovute precauzioni.
So che saranno ligi nella sanificazione delle mani prima e dopo essere saliti nell’autobus. Sì, serve l’aiuto di tutti, così come la responsabilità degli studenti, aiutando l'intera comunità ragusana a ritrovare l'ultimo tassello in questo lungo e difficile processo di ripartenza. Lo sappiamo già: il virus gira ancora ma noi, con voi, abbiamo tutti i mezzi e le possibilità per arginarlo. Ecco perché desidero augurare a tutti un "in bocca al lupo" per il nuovo anno scolastico: la scuola è civiltà, la scuola è futuro, la scuola è crescita e passione. E per me il calore di una classe resta sempre e comunque il luogo migliore per apprendere”. (da.di.)