Roma, 26 set. – Nella lotta al fumo si potrebbe "aumentare l'accessibilità ai dispositivi a rischio ridotto puntando su una tassazione proporzionata agli effetti prodotti. Così i prodotti più pericolosi, come le sigarette, dovrebbero avere una tassazione più elevata rispetto ai dispositivi a rischio ridotto". E' la proposta lanciata da David T. Sweanor, Centre for Health Law, Policy & Ethics, Università di Ottawa, nella sua relazione al terzo convegno scientifico, l'anno scorso svoltosi ad Atene e quest'anno online per la pandemia Covid-19, 'The Scientific Summit on Tobacco Harm Reduction' promosso dall'Università di Tessalonica e dall'Università di Patrasso in Grecia. "Più è alta la differenza tra le due 'scelte' – ha aggiunto – più abbiamo la probabilità che le persone passino a prodotti alternativi a basso rischio".
"Oggi ci sono nuove tecnologie che possono aiutarci a sbarazzarci delle sigarette tradizionali – ha osserva Sweanor – Abbiamo questa straordinaria opportunità e anche le capacità di trasformare, in un breve tempo, il business delle sigarette in qualcosa di completamente diverso".