Mantova, 3 ott. – Ricerca e innovazione per rispondere ai nuovi bisogni della popolazione mondiale. Se ne sta discutendo al Mantova Food & Science Festival, kermesse di settore giunta alla quarta edizione in cui vengono presentati programmi e impegni per supportare gli agricoltori alle prese con i cambiamenti climatici e alla sempre maggiore richiesta di cibo. Nel 2050 il Pianeta sarà abitato da 9,6 miliardi di persone e per produrre il 70% in più di cibo necessario si potrà sfruttare solo il 5% di terra in più. Parallelamente opinione pubblica e di conseguenza la politica chiedono la riduzione degli agrofarmaci in agricoltura. Una doppia sfida globale che ha un'unica risposta, innovazione.
Syngenta – azienda leader mondiale dell'agrobusiness – ha portato a Palazzo della Ragione i progetti dedicati all'Italia focalizzati su genetica, programmi di filiera e agricoltura digitale. Un investimento di due miliardi di dollari entro il 2025 in agricoltura sostenibile. "Syngenta rilancia – spiega Riccardo Vannelli amministratore delegato di Syngenta Italia – con l'evoluzione del Good Growth Plan, lanciato la prima volta nel 2013 , oggi lanciamo la seconda edizione con ancora maggior attenzione a quelle che sono le sfide dell'agricoltura del futuro".
Produttività e sostenibilità attraverso l'innovazione che deve essere al centro dell'agricoltura di domani. "Attraverso la genetica – commenta Vannelli – attraverso la protezione delle colture con nuove molecole sempre più performanti, al bio controllo e la digitalizzazione cercheremo di dare il nostro contributo per essere ancora più determinanti". Il piano 2020/2025 prevede il lancio di due innovazioni ogni anno legate alla sostenibilità in agricoltura: "La ricerca e sviluppo – conclude Vannelli – sono parte fondamentale della nostra attività e attraverso le 5000 persone dei nostri laboratori garantiremo nuovi agrofarmaci e nuove soluzioni di bio controllo e nuove digitalizzazioni che consentiranno di raccogliere le sfide del futuro".
Al convegno organizzato da Syngenta a Palazzo della Ragione di Mantova si è parlato di futuro. In particolare di come i prodotti del territorio possano essere attrattivi per il consumatore sempre più attento all'impronta ecologica e di sostenibilità dei prodotti durante gli acquisti. "La sostenibilità e la qualità devono essere sempre più certificabili e chiari – il commento di Fabio Rolfi Assessore all'Agricoltura e Alimentazione Regione Lombardia – e la via maestra per fare questo è il sostegno convinto all'innovazione, che è la chiave della sostenibilità in tutti i campi".
"Dalle innovazioni agronomiche come il boom dell'agricoltura conservativa e della minima lavorazione che consente di conservare la materia organica nel campo, all'irrigazione gestita in maniera efficiente e localizzata fino al digitale e alla connettività che con la genetica consente di ridurre l'apporto della chimica". In futuro il fabbisogno di cibo per la popolazione continuerà a crescere e diventa fondamentale aumentare la produttività: "Non bisogna però perdere la distintività – ammonisce Rolfi – pensiamo qui in Lombardia alle culture indispensabili per il circuito delle Dop come il mais, che quest'anno sta ottenendo buoni risultati, e lo possiamo fare anche avendo meno terra rispetto al passato incrementando le rese ettaro anche in termini qualitativi.
"Noi notiamo che negli appezzamenti fertirrigati, con irrigazione sotterranea, con sementi particolari, le rese sono maggiori che nelle culture tradizionali. Noi siamo attrattivi nel mondo non sui costi di produzione ma attraverso la distintività del prodotto perchè vendiamo e raccontiamo un prodotto che è speciale per qualità, per sicurezza e per storia. Questa è la sfida che possiamo vincere se saremo aperti all'innovazione", conclude Rolfi.