Modica – Lo scorso 28 settembre, su richiesta di tutti i Consiglieri di Minoranza, si è svolto il Consiglio Comunale con all’ordine del giorno l’anticipazione di liquidità ottenuta dalla C.DD.PP. per l’importo di 44 milioni di euro, la discussione sui criteri adottati per formulare il piano di rientro, l’individuazione dei debiti personali per cui è stato contratto il mutuo con l’indicazione delle opere e/o dei servizi che il Comune ha acquisito, i criteri che s’intendono adottare per procedere all’estinzione dei debiti, l’avvio dei singoli pagamenti, i tempi entro cui è previsto che si concluda la procedura di somministrazione. Insomma, una pluralità di interrogativi volti a fare luce su un’altra maxi operazione finanziaria a carico dell’Ente di Palazzo S. Domenico, già gravato di debiti d’ogni sorta, in primis verso tantissimi fornitori.
Adesso si ha la possibilità di estinguere quelli maturati e certificati alla data del 31 dicembre 2019. Ma chi saranno i ‘fortunati’ che riceveranno il bonifico del Comune di Modica? Lo chiedono a gran voce i Consiglieri di Minoranza che nei giorni scorsi hanno presentato istanza di accesso agli atti per la quale, però, ancora attendono una risposta dagli uffici competenti. In realtà la risposta non è arrivata nemmeno in aula da parte dell’Amministrazione Comunale che si è espressa in modo vago sui tanti interrogativi posti. La minoranza, però, intende andare a fondo per ottenere risposte chiare e persuasive. Secondo la Consigliera del PD, Ivana Castello, “la presenza in aula dell’assessore Aiello si conferma inutile e, talora, offensiva. A precise domande dei consiglieri, infatti, risponde con atteggiamenti da maestrina nell’intento di convincere gli interlocutori su spiegazioni spesso estranee ai quesiti posti”.
La Consigliera le ha ricordato che “in Consiglio è un’ospite e che ha l’obbligo di documentare ogni affermazione. Essa, infatti, avrebbe dovuto rispondere analiticamente su ciascuna voce dei debiti contratti, ad esempio sull’ammontare delle fatture in elenco per i consumi energetici a partire dal 2013, sul debito verso la IGM e su importi spesi per altri servizi essenziali. Avrebbe, in particolare, dovuto spiegare come mai trattandosi di spese obbligatorie, queste ed altre voci non hanno trovato la programmata copertura finanziaria. Per non parlare dei debiti insorti a séguito di manifestazioni voluttuarie che l’Ente avrebbe fatto meglio, data la delicata situazione finanziaria che si protrae da anni, a non promuoverne l’attivazione”. Durante il corso della seduta, il Consigliere di Modica 2038, Filippo Agosta, ha attaccato duramente il Sindaco e l’assessore al Bilancio, sottolineando che “non pubblicare l’elenco delle fatture e dei creditori che saranno pagati, è indice di una gestione arbitraria del denaro pubblico”.
Al termine del suo intervento ha evidenziato che “l’attuale Amministrazione Comunale agisce nel segreto per portare avanti i propri interessi e quelli dei propri amici”. “Riguardo a questa nuova maxi operazione finanziaria, resa possibile dal Governo nazionale – dichiara il Consigliere del M5S, Marcello Medica – ho avuto modo di mettere in guardia l’Amministrazione e l’intero Consiglio Comunale sull’ingente debito del Comune di Modica nei confronti degli istituti finanziari pari a 100 milioni di euro. Con l’attuale anticipazione di liquidità richiesta di quasi 44 milioni di euro, infatti, da pagare in trent’anni, sommata ai mutui del passato e all’attuale scopertura in banca di oltre 20 milioni di euro, si arriva alla stratosferica cifra di 100 milioni di euro!
Vero è che avremo la possibilità di pagare i debiti pregressi e accertati verso i fornitori, venendo anche incontro a chi è stato colpito dall’emergenza da Covid-19, ma d’ora in avanti occorre prestare molta più attenzione ad un Ente ancora in fase di pre-dissesto”. Insomma, tutto fa supporre, su questo delicato argomento, che i Consiglieri di Minoranza, non abbiano alcuna intenzione di fermarsi innanzi alle reticenze dell’Amministrazione. La questione finanziaria del Comune di Modica è troppo importante perché sia lasciata soltanto nelle mani di chi sta amministrando da oltre sette anni la città, che a parole non vuole il dissesto ma nei fatti, però, non sta facendo nulla per evitarlo, anzi sta aggravando la situazione di anno in anno.