Ragusa – Le vie dei Tesori a Ragusa e Scicli. Le due città del Ragusano, e la vicina Noto, si visitano con un unico coupon: un’occasione da non perdere per assaporare lentamente visioni barocche, angoli nascosti, vicoli e palazzi. A Ragusa è tutto un susseguirsi di bellezza, dal campanile di San Giovanni Battista al retablo in pietra di San Giorgio. Se avete voglia di colori e leggerezza, dovete entrare nella bottega fashion di Damiano Rotella e Biagio Castilletti che vi spiegheranno cosa dei loro carretti ha intrigato talmente tanto Dolce e Gabbana, da convincerli ad affidare una loro linea a Rosso Cinabro; se invece volete scoprire uno dei più imponenti lampadari ancora esistenti, raggiungete Palazzo degli Antoci e fatevi raccontare la residenza dagli stessi proprietari.
E non dimenticate i pavimenti intarsiati con maioliche campane di Palazzo la Rocca. Le passeggiate condurranno fuori porta, tra gli “scherzi” e le illusioni che il barone Arezzo De Spuches propinava ai suoi ospiti nei giardini e nel labirinto del Castello di Donnafugata; e nell’inaspettato canyon mediterraneo di Cava Celone. A SCICLI lo scorso weekend il pubblico si è riversato a Palazzo Beneventano, ma per questo fine settimana non si perderà i “set” del commissario più famoso (dopo il buon Maigret): i “luoghi” di Salvo Montalbano sono ricostruiti nel centro barocco di Scicli, proprio nell’attuale sede del Comune, dove spesso il sindaco lascia le stanze al Commissariato di Vigata. L’unica passeggiata è da non perdere: sulle tracce delle chiesette rupestri che attorniavano il primo borgo di Scicli e che furono risparmiate dal disastroso terremoto del 1693 che rase al suolo il Val di Noto.